
Il gomitolo di CashmereYak
Non tutte le ciambelle riescono col buco. Questo filato ha tutte le carte in regola per piacere: una composizione raffinatissima, con ben due fibre pregiate, la lavorazione tweed, dei colori davvero bellissimi. Ma… Il ma frega sempre: in questo caso il ma è una consistenza che al momento di lavorare il filato lascia interdetti. Questo CashmereYak purtroppo non ce la fa proprio a mantenere le sue promesse.
Lavorato con un ferro 3,75, come indicato in fascetta, il filato si presenta da subito privo di elasticità e di corpo mentre la struttura a due capi con una torsione poco accentuata si apre con notevole facilità. Una volta lavato ed eseguito il bloccaggio la situazione non migliora: nonostante la presenza preponderante del cashmere, il filato resta spento, privo di peluria che lo rimepia e gli dia quel corpo e quella sofficità e quella mano piena che ci si aspetta dal cashmere. Resta anzi piuttosto vuoto e rado. Il campione è stato lavorato a 19 m = 10 cm, meno di quanto proposto dall’etichetta, ma anche lavorandolo alla tensione richiesta dubito fortemente che avrebbe assunto una maggiore compattezza ed elasticità.

Il campione lavorato a 19 m = 10 cm
Questo non significa che il filato sia totalmente da buttare. Nonostante una definizione del punto non ottimale, il campione è morbido e ha un drappeggio notevole e la parte traforata me lo fa immaginare ottimamente in un capo lace, quindi uno scialle o una stola. Tuttavia, con un prezzo a quasi 7 sterline per un gomitolo da 25 g (pari a 95 metri) dimostra di non essere un acquisto particolramente a buon mercato, anzi.
Cashmere and Yak, The Little Knitting Company
42% cashmere, 40% yak. 18% lana vergine
25 g = 95 m
22 m e 28 f = 10 cm
3,75-4 mm
6,95 sterline (pari a circa 9 euro)