L'esperta risponde

Lavorare più filati insieme: come non sbagliare

Scritto da Veruska

Abbiamo precendentemente parlato di come sostituire i filati indicati in un modello con altri nel nostro stash e dei rischi in cui si incorre.

Lavorare insieme filati diversi

Un’altra strategia interessante per destashare creativamente è quella di unire filati diversi: ma può essere una pratica piuttosto rischiosa, se non prestiamo attenzione.

Poniamo di avere due o più filati che singolarmente ci piacciono poco: affiancandoli potremmo scoprire che, anche semplicemente lavorandoli insieme, ci danno un risultato che apprezziamo molto. Il caso più classico è l’unione di un filo di mohair o di lurex ad un filato molto ordinario: il lurex donerà lucentezza e la mohair (o l’alpaca), doneranno un alone di pelosettità al progetto. Volendo, possiamo unire al filato originale sia la mohair che il lurex.

Possiamo scegliere filati tono su tono o colori contrastanti.

Se ad esempio un filato a tinta unita ci sembra banale, possiamo provare a renderlo più vivace lavorandolo insieme ad un filato autorigante.

Campione a maglia bassa a uncinetto, realizzato con Flambé di Borgo de' pazzi

Campione a maglia bassa a uncinetto, realizzato con Flambé di Borgo de’ pazzi

Righe realizzate con filati diversi

Un altro modo di unire filati diversi è alternarli, lavorando una o più righe di uno ed una o più righe dell’altro. Se abbiamo un filato molto grosso ed un filato sottile, potremo ottenere un effetto bombato, specialmente utilizzando un uncinetto più piccolo per il filato più sottile (sarà poi però difficile inserire l’uncinetto di calibro superiore nei punti lavorati con quello di calibro inferiore).
Il primo campione in foto mostra il filato fiammato autorigante Flambé lavorato da solo, in righe di andata e ritorno.

Il secondo campione è stato ottenuto alternando una riga di Oste e una riga di Flambé.

Campione con pooling all'uncinetto

Campione a maglia bassa che alterna una riga di Oste ad una di Flambé. Si può spezzare il pooling che alcuni fili fanno, alternando due filati, uno variegato e uno tinta unita.

Il terzo campione è stato ottenuto alternando più righe dei due filati.

Noterete che i campioni visivamente sono molto diversi.

Righe alte realizzate a uncinetto utilizzando Oste e Flambé di Borgo de'Pazzi

Righe alte realizzate a uncinetto utilizzando Oste e Flambé di Borgo de’Pazzi, il risultato appare disordinato: grazie al campione eseguito sappiamo che non avvieremo un progetto di questo tipo.

La domanda è: che strumenti dobbiamo usare?

Sceglieremo uncinetti o ferri più grandi, ma non esiste una formula precisa in base alla quale, ad esempio, se si unisce un filo di mohair è necessario usare un uncinetto di un tot di misure più grande. Come al solito, servirà fare il campione. Anche perché le dimensioni dello strumento dipenderanno dalla tensione che vogliamo ottenere: per un tappeto od una borsa, servirà una lavorazione più compatta di quella necessaria a realizzare uno scialle od un maglione.

Ma il campione va fatto?

Servirà fare il campione anche perché non sappiamo cosa potrebbe succedere unendo i due (o più) filati: poniamo di averne uno che cede molto dopo il lavaggio ed uno che non cede affatto, chiaramente il filato che non cede arginerà il cedimento del primo. Oppure immaginiamo di avere filati di colori contrastanti: cosa succede se durante il lavaggio uno dei due perde colore? Meglio avere un campione macchiato che un intero progetto rovinato.

 

 

L'autrice

Veruska

Veruska è una redattrice, una designer internazionale di modelli per uncinetto e una insegnante (talora di uncinetto, talora universitaria). I suoi lavori le succhiano la vita, le va benissimo così. Su Ravelry è sempre Veruska.

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