Jo ci chiede: «Sul web ho trovato informazioni davvero molto discordanti riguardo ai filati in bambù. Ho comprato due gomitoli di Bamboo Bertagna e ho trovato la fibra davvero notevole per morbidezza, lucentezza, colore, leggerezza e scorrevolezza nel lavoro. Quando lo acquistai sapevo che il bamboo che è un prodotto ecologico, ecosostenibile; poi però ho letto questo…
Esistono due diversi tipi di bamboo, uno è un acetato non dissimile dal rayon o viscosa, diciamo che se il rayon è viscosa di gelso questa è viscosa di bambù. È oggettivamente un bel filato dal punto di vista tattile: morbido, fresco, setoso, spesso lucido, traspirante e facile da lavare, ma dal punto di vista ambientale ha tutti i difetti degli acetati, ovverosia un ciclo di produzione non particolarmente sostenibile e che richiede un forte uso di sostanze di sintesi altamente inquinanti. Ovviamente, un artificiale è meno inquinante di un sintetico ed è molto più facile da smaltire, ma un acetato resta un filato a impatto ambientale piuttosto alto. (Ma che cionondimeno a me piace molto.)
Poi esiste un altro tipo di fibra di bambù, derivante da soli trattamenti fisici della canna (trattamenti non molto dissimili di quelli usati per il lino, per capirci). Questa seconda fibra è totalmente naturale ecologica e sostenibile. Tuttavia è meno pacevole al tatto, sempre fresca ma più rigida e meno setosa. Inoltre viene commercializzata a un prezzo decisamente più alto ed è molto più difficile da trovare nei negozi.
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