Torniamo della vacanze con ancora le onde del mare o le cime delle montagne sapendo che ci aspetta una lunga stagione bigia? Cosa di meglio per rinfrancare l’anima dei colori della lana e di una bella sciarpa, facile e calda, sui ferri?
Colori brillanti, filati morbidi e caldi, ma anche forme che vanno oltre la classica striscia. La sciarpa si è trasformata in un accessorio irrinunciabile non solo per i geli invernali ma anche per le mezze stagioni. Una sciarpa rallegra e illumina tutta la mise, ma è anche fondamentale per gli sbalzi di temperatura che, tra gli ultimi giorni di aria condizionata e l’arrivo dei primi freddi, non mancano. Ecco sei sciarpe, tutte disponibili in italiano, da avviare subito e indossare quest’autunno.
Purlbreak di Stephen West riprende lo stile della sua vecchia Daybreak aggiornandolo a maglia legaccio. Indossabile sia come sciarpa che come scialle è un accessorio passepartout, unisex e perfetto anche per un abbigliamento sportivo. Si lavora con la Merino Fingering di Garn Stories.
Shrimp di Alice Twain è lavorata con la costruzione più attuale, quella della famosa “coda di drago”, e presenta una costruzione facile da memorizzare. Totalmente personalizzabile nelle dimensioni, ha frange opzionali e un bordo geometrico. La sciarpa può essere lavorata con almeno 300 metri di qualsiasi filato di peso sport, come per esempio Shades of Alpaca di Lana Grossa.
Freccia di Valentina Cosciani è un’ampia stola a righe in cui avvolgersi alla necessità, ma sufficientemente sottile e leggera da poter essere indossata anche attorno alla gola. La lavorazione semplicissima a maglia rasata la rende un accessorio dalla lavorazione rilassata e meditativa, perfetta davanti alla televisione. Si lavora con tre colori di Amore 240 di Borgo de’ Pazzi.
Ad infinitum di La cave à laines (la vedete anche in apertura di pagina) è una sciarpa raffinata con un piccolo bordo a pizzo e una forma facile. La sciarpa è lavorata da una punta all’altra a maglia legaccio, il pizzo crea piccoli rombi quasi floreali. Si lavora con un filato di Squirrel Yarns, opera di una tintora francese.
Little Flower di Knitting for Breakfast ha la forma apparentemente classica di una striscia, che però vsi aggiorna mescolando sezioni a legacio e righe e sezioni con un motivo traforato delicato e molto elegante. Il risultato è un accessorio ultrafemminile ma anche postmoderno, femminile e sportivo all’unisono. Si lavora con un filato in cashmere di peso fingering: a noi piace molto Pashmina di Madeline Tosh.
Non poteva mancare, a chiudere la carrellata, un modello del decano dei knit designer italiani, Giuliano Marelli. La sciarpa Foglia è una classica “cravattina” con due ampi motivi a foglia che si annodano alla gola. Si lavora con un filato grosso e morbido, come per esempio Mecha di Malabrigo.