Riceviamo una domanda: «Che differenza c’è tra cucitura punto materasso e cucitura punto invisibile? Pensavo si trattasse della stessa procedura, chiamata nel web in modo diverso. C’è anche la cucitura a punto maglia… Insomma delle tre quale produce meno spessore all’interno e meno visibile dal diritto del lavoro?»
Si tratta di tre tecniche per unire con l’ago le varie parti di un lavoro molto diverse tra loro non tanto per il risultato che producono quanto per la tecnica usata, che può essere applicata solo in alcuni casi e non in altri. Vediamole un po’ più da vicino.
La cucitura a punto materasso viene fatta tra due margini laterali e si esegue cucendo nel filo orizzontale centrale tra due maglie, per esempio sui fianchi di un maglione lavorato a pezzi e cucito.
La cucitura a punto invisibile si esegue lungo i margini orizzontali, inferiore e superiore, e non è realmente invisibile perché ricrea l’illusione di un ferro di maglia, si usa per esempio per le spalle.
Quando devi cucire un vivagno laterale con un margine “di testa” userai una cucitura ibrida, tuttavia più simile alla cucitura invisibile che al mattress stitch.
Il punto maglia o Kitchener stitch è tutt’altra ciccia: si usa infatti per unire con l’ago due parti senza intrecciarne le maglie, quindi lavorando le maglie ancora “vive” sui ferri; serve per esempio per chiudere le maglie sulla punta dei calzini o per unire due parti senza che resti traccia della cucitura non solo visivamente ma anche al tocco.
Le immagini per questo articolo sono tratte da questo ottimo articolo di Vogue Knitting, interamente dedicato alle tecniche essenziali di cucitura della maglia.
Se hai dubbi e problemi relativi alla lavorazione a maglia o all’uncinetto, scrivi alla redazione e chiedi alle nostre esperte, cercheremo di pubblicare le risposte quanto prima possibile
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