Il cotone bio che presentiamo è un’esclusiva de La fattoria del gelso di Elisabetta Bernuzzi che ha da poco aperto un negozio-laboratorio a Pavia dove concentrare i risultati delle sue attività di tintura naturale su filato ed ecoprint.
Venduto in morbidi gomitoli legati con lo spago, il cotone bio è disponibile in una gamma di colori limitata ma che spazia dai toni più vivaci (verde acido, magenta, blu elettrico) ai toni neutri. I colori sono ottenuti con un procedimento di tintura chimica “all’acqua”, a basso impatto chimico.
Il filato ricorda molto, per consistenza e resa, il defunto Millefili fine di Filatura di Crosa, anche se tende meno ad aprirsi durante la lavorazione all’uncinetto, rendendo quindi più piacevole la realizzazione del progetto.
Il gomitolo manca di fascetta, purtroppo; io ho testato il cotone bio utilizzando un uncinetto da 3 mm e realizzando i campioni a maglia bassa e a maglia alta (il modulo esagonale) che vedete in foto. Il campione a punto gobelin a uncinetto tunisino è stato realizzato con un uncinetto da 4 mm. Il maglioncino per bambini in foto è invece stato fotografato in negozio e mostra la resa del cotone con la maglia rasata e le coste.
Ho lavato i tre campioni in acqua tiepida e non hanno perso colore, né hanno cambiato dimensioni in maniera significativa. Il modulo esagonale è stato messo in forma soltanto con le mani e lasciato ad asciugare su una superficie orizzontale.
I punti, come si vede dalle foto, restano ben definiti.
Il rapporto qualità-prezzo mi pare più che equo (50 grammi per 3 euro) e trovo che questo cotone sia un filato passepartout che si presta a molti usi: per capi e accessori da indossare, per borse e, per chi vuole, anche per la casa.
Temo possa essere poco adatto agli amigurumi dato che la tendenza ad aprirsi penso possa aumentare con una lavorazione molto stretta quale è quella necessaria per ottenere un buon pupazzetto.
Modelli che possono prestarsi al cotone bio sono Sovereign Bag, Glam Girl necklace o le Saartje baby booties, solo per fare alcuni esempi.
Per informazioni sul filato, contattate la fattoria del gelso al suo sito o sulla sua pagina Facebook.
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