Klimt di Lanecardate è pensato per chi ama un leggero brillare sofisticato, all’opposto della sfacciataggine del lamè senza filtri (che pure sta tornando a fare capolino).
La composizione è: 66% di lana, 22% angora da allevamenti controllati, 12% lamè, quanto basta per rallegrare l’inverno con dei tocchi di luce. Klimt è venduto in gomitoli da 25 grammi/160 metri.
Chi ha conosciuto la precedente versione di Klimt, noterà che ora è più spesso, è infatti formato da 4 capi, 2 di lana/angora e 2 di lamé.
L’angora dà al filato un leggero alone che, unito all’effetto del lamé, sembra quasi dare l’effetto di un filtro flou ai capi e agli accessori finiti. Allo stesso tempo, è presente in percentuale sufficientemente ridotta da non inficiare la definizione del punto.
Leggermente elastico, si fa lavorare con piacere e non ha una particolare tendenza ad aprirsi.
È interessante notare che, in soggetti non particolarmente sensibili, a contatto delle zone più delicate del viso e della gola, il lamé non gratta.
Disponibile in una gamma colori ridotta ma sofisticata, mi è molto piaciuto l’abbinamento di panna e avio per una rigatura navy, sempre classica anche dopo il termine della stagione estiva.
Una recensione di Klimt fatta da Valentina Cosciani la trovate a questo indirizzo.
Le foto dei campioni sono prese dal blog ufficiale dell’azienda.
Un elenco dei rivenditori Lanecardate è disponibile a questo link.
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