Uno studio del dipartimento di geriatria della Akdeniz University (nel sud della Turchia) ha rilevato come il lavoro a maglia sia particolarmente benefico per limitare la perdita della memoria e gli effetti della demenza senile.
Che l’istruzione continua sia un’ottima misura preventiva della demenza senile e, in generale, della tendenza a dimenticare le cose tipica della terza età era già noto. Per questo il professor Ismail Tufan della università di Akdeniz (nella provincia turca di Antalya) ha promosso l’apertura di un’Università della Terza Età. Tra i corsi proposti c’è anche quello di maglia, che ha mostrato di avere particolari benefici sui suoi allievi.
Il corso di maglia è particolarmente indirizzato agli uomini con sintomi di perdita della memoria o con morbo di Alzheimer. Agli uomini specificamente e non alle donne perché le donne per lo più sanno già lavorare a maglia. La reazione degli allievi è stata inizialmente dubbiosa. Molti di loro erano stupiti che fare maglioni e sciarpe venisse loro consigliato come strumento per combattere la malattia. Il risutato però li ha spesso stupiti per gli effetti positivi che hanno riscontrato.
La maglia come terapia
Il professor Tufan, dirige il dipartimento di gerontologia, a cui sono legati sia il progetto GerontoAtlas che l’Università della Terza Età. Spiega che l’istruzione continuativa riduce fino all’11% il rischio di Alzheimer. Le Università della Terza Età (diffuse anche in Italia) sono particolarmente efficaci a questo proposito. Gli iscritti a queste strutture si ammalano meno in generale. E fra tutti i corsi proposti, quello di maglia sembra essere tra quelli che portano più benefici.
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