Torniamo a parlare dei filati de La fattoria del gelso con questo 50% alpaca e 50% merino, confezionato in torte da 100 grammi per 100 metri. È un filato fatto di 7 capi a due trefoli, con una torsione ben bilanciata, per cui non si arrotola durante la lavorazione. Rimane anche molto compatto, anche a causa, presumibilmente, della presenza delle lunghe fibre di alpaca che gli danno una consistenza simile a un buon stoppino: corposo e morbido. Grazie al merino, il filato è elastico ed elastici restano anche i campioni realizzati a maglia e all’uncinetto.
La fibra di alpaca, rustica, dona un leggero alone al filato e al lavoro finito.
Buonissima la definizione dei punti nel campione a maglia alta e in quello a maglia, anche nei punti operati, mentre si perde, parzialmente, nel campione a maglia bassa.
Sottoposto a frizione, si è rivelato sorprendentemente resistente al pilling.
È un filato che mi ha davvero convinto per consistenza (corposo e compatto), composizione, piacevolezza nella lavorazione e risultati.
Probabilmente, al filato avrebbe giovato una grossezza inferiore, che l’avrebbe reso più versatile. La grossezza attuale lo rende adattissimo ad accessori come cappelli, sciarpe, scaldacollo, poncho, articoli per la casa o maglioni bulky, robusti cardigan e giacche rustiche, ma non a capispalla di tipo più universale o accessori dall’aspetto più delicato.
Della Fattoria del gelso abbiamo già recensito il cotone bio e lo stoppino bulky.
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