È vero che i centrini, a uncinetto o maglia, sono legati ad una idea di qualcosa di polveroso, inutile e datato.
Però questo non vuol dire che chi li ama debba sentirsi in colpa a farne o ad arredarci casa.
Come sempre, l’importante in questi casi è capire che ciò che a noi piace, può non piacere ad altre persone, quindi regaliamo centrini soltanto a chi li ama come noi.
Tuttavia, ci sono molti modi per declinare i centrini e magari, chi non li ama come semplice decorazione, può apprezzarli se gli schemi vengono eseguiti (e a volte assemblati), in un modo diverso dal solito.
Doris Chan propone di utilizzare filati molto grossi e trasformare i centrini in scialli di pizzo, nel suo Amazing Crochet Lace.
Allo stesso modo, possiamo pensare ai centrini come a moduli, da assemblare per scialli e stole, quando non per abiti o, nuovamente usando filati molto grossi, tappeti (foto di apertura) o copertine, come Cecelia.
Unendone di diverso colore e tipo si possono ottenere anche decorazioni per la tavola, come lo Study in Circles Table Runner o il Two for Tea Crochet Doily Table Runner.
I centrini possono essere bianchi o rossi e inamidati ed essere trasformati in decorazioni natalizie.
Ancora, possono essere realizzati a più colori (così potete anche eliminare un po’ di avanzi e di stash), e trasformati in mandala da incorniciare in telai da ricamo o in decorazioni murali da appendere.
(Qui potete trovare una nostra recensione del volume Mandala a uncinetto).
Perché non utilizzare, infine, i centrini rotondi come corona per dei cappellini come in questo basco di Lion Brand o nel modello di Er Eroglu.
Qui altre proposte su come rinnovare i centrini.
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