
Continuiamo e terminiamo la nostra panoramica sulle fettucce estive con Nastrino di Mafil. Nastrino è una sottile fettuccia di puro cotone, disponibile in colori naturali e autoriganti (tra cui un interessante délavé blu, ecru e rosso che avrebbe fatto faville nel Regno Unito in occasione del giubileo di diamante della regina). Si presenta avvolta intorno ad un’anima di cartone e non si arrotola durante la lavorazione all’uncinetto. Ovviamente, neanche si apre, quindi è piacevole da lavorare.
La fettuccia naturale è al tempo stesso rustica al tatto ma non rigida e dotata di una certa elasticità quando lavorata.
Dopo il lavaggio il campione si rilassa leggermente e, dove non lavorata (come nel caso delle lunghe asole del nodo di Salomone), la fettuccia rimane leggermente spiegazzata. Il problema è risolvibile passando un ferro da stiro a vapore a poca distanza dal lavoro, evitando di usare punti con lunghe asole come il punto pelliccia, il nodo di Salomone o, nel caso della maglia, con gettati multipli.
Nastrino non è adatta per capi d’abbigliamento che vadano a diretto contatto con la pelle, può essere usata per borse estive (ad esempio anni ’70), oggetti per la casa, per accessori da bagno per un leggero scrubbing.
L’etichetta è un punto dolente, non sono segnati i ferri o gli uncinetti da usare, né è indicato il metraggio del gomitolo. Per il mio campione, ho usato un uncinetto da 5 mm per eseguire la maglia bassa in costa e il nodo di Salomone e un uncinetto da 4 mm per eseguire la maglia alta.

Come mi succede con tutte le fettucce di materiali naturali, la comprerei compulsivamente, probabilmente, in questo caso, per realizzare principalmente borse estive o sporte da spesa.