Curiosità Moda e Media

Ho troppi gomitoli! Come fare un destash?

gomitoli
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Foto CC Pschemp

Sappiamo tutte e tutti come funziona: siamo maglisti o uncinettatrici principianti, con tantissimo entusiasmo e pochissima conoscenza. Ci facciamo attirare dai colorini belli, dai prezzi bassi; non guardiamo composizione, bagno, niente! Facciamo man bassa di tutto quello che attira la nostra attenzione e che ci piace, tanto prestissimo ci faremo un cappellino/maglione/collo/altro! È tutto nuovo, bellissimo e scintillante! Weeeeee!

Nel giro di qualche mese, o un annetto al massimo, cominceremo a notare che l’ambiente domestico è, come dire, ricolmo di gomitoli e matasse in ogni dove, e che parte di questi filati ci fa orrore, vuoi perché sono filati moda, vuoi perché il colore è discutibile, ci sono stati regalati da un’ex amica e così via. Come sbarazzarcene?
Che fare?

Fare pulizia nella nostra scorta di gomitoli (in inglese stash), si dice, in inglese, destash, in italiano, barbaramente, ha preso piede l’italianizzazione “destashare”.

Ma torniamo al nostro mucchio enorme di gomitoli e al come fare per ridurlo e separare il grano dalla pula: mettiamo da una parte i gomitoli davvero raccapriccianti come il puro acrilico, i filati moda, i variegati vomito di gatto, vomito di clown, vomito di vomito e così via. Dall’altro lato (ad esempio, in una grossa busta di carta), mettiamo invece i filati di qualità media e medio-alta di cui vogliamo comunque sbarazzarci perché sono di un peso o un colore che non ci piacciono più, oppure perché abbiamo fatto un campione e abbiamo scoperto che una volta lavorati danno risultati che non ci convincono affatto.

I filati acrilici o moda li possiamo regalare ad esempio alle scuole, per far giocare i bambini, o possiamo utilizzarli per eventuali yarn bombing. Possiamo farne pon pon, se il filato lo permette, e usarli al posto delle coccarde per decorare pacchi regalo.

Per i filati di buona qualità, ci si aprono varie possibilità, ad esempio:
possiamo donarli a una RSA (o una casa di riposo o una casa di cura). Se non ne conosciamo una, possiamo chiedere ad amici e conoscenti se hanno genitori o amici in una struttura cui portare filati e accessori per lavorare;
– possiamo donarli per un’iniziativa benefica, ad esempio finalizzata alla realizzazione e distrubuzione di accessori caldi per persone in difficoltà come i senzatetto;
– possiamo regalarli ad un’amica anche lei appassionata di aguglieria;
– possiamo scambiarli organizzando un destash durante un incontro di maglia;
– possiamo rivenderli, ad esempio su e-Bay, o mettendoli su Ravelry (ci sono gruppi apposta dedicati ai destash).

E voi, avete altre idee per il vostro destash? Fatecele sapere nei commenti!

 

Notizie sull'autore

Veruska Happysloth

Veruska è una redattrice, una designer internazionale di modelli per uncinetto e una insegnante (talora di uncinetto, talora universitaria). I suoi lavori le succhiano la vita, le va benissimo così. Su Ravelry è sempre Veruska.

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