Spesso, cercando cappellini, noto che la conoscenza della tassonomia dei copricapo è piuttosto confusa. Per questo ho pensato di riportare una piccola nomenclatura ragionata dei vari tipi di cappello che più comunemente si eseguono a maglia e all’uncinetto.
Basco (beret): il tipico cappello che associamo allo stereotipo del pittore francese. Il diametro del basco è molto più ampio di quello della testa.
Calotta (beanie): il più semplice dei cappelli, all’uncinetto aumentiamo in tondo fino a raggiungere le dimensioni della corona e poi lavoriamo mantenendo lo stesso numero di punti.
Cappello da aviatore (aviator hat): è un cappello con paraorecchie e visiera ripiegata, foderato di pelliccia o vello di pecora.
Cappello floscio o a cencio (slouch): è un cappello molto alto, che viene portato spinto indietro sulla testa.
Chullo: copricapo tipico del sud America, molto alto e con paraorecchie, spesso lavorato a più colori.
Cloche: è una calotta con una piccola tesa, tipico della moda femminile degli anni ’20.
Cuffia portuale (watch cap): un’altra variazione della calotta, ma più lunga, con la tesa ripiegata.
Pamela: il cappello immortalato da Audrey Hepburn, ha una grossa tesa. Difficile da realizzare a maglia e all’uncinetto, se non inamidandola ferocemente.
Turbante (turban hat): ricordate Gloria Swanson ne Il viale del tramonto? Vale la pena farne uno solo per immaginarci, sempre e comunque, gloriose dive di un’era finita.
Sherlock Holmes (deerstalker): no, ok? No e basta.
Grazie! è tanto che mi dibattevo in questo argomento… Allora hat è il termine generico per cappello? e tam cosa significa esattamente? e bonnet? anche se su Ravelry ho visto che spesso vengono chiamati con nomi indifferenti i vari modelli…
Esatto, hat è il nome generico per cappello. “Tam” sta per basco ed è un termine alternativo per beret. Anzi, tecnicamente beret è il basco marsigliese un po’ floscio e tam (o tam ‘o shanter) è il basco irlandese. Anche il basco scozzese è chiamato tam. Bonnet sta per cuffia, ovverosia un cappellino che copre la sommità del capo, le orecchie e la nuca e legato (o abbottonato) sotto al mento.
grazieeeee, grazie di cuore. ci voleva una guida per districarsi nel meandri dei termini che noi chiamiamo genericamente “cappello”
Giusto riepilogare la terminologia dei cappelli, l’ho trovato molto utile, ma che ti ha fatto il cappello di Sherlock Holmes?
Lo Sherlock Holmes sta male a chiunque, perché soffrire facendosene uno? 😛
[…] curatissimi, e gli attori, come al solito bravissimi, spiccano Jeremy Irons e un semplicissimo zuccotto (o calotta) che indossa costantemente, con il bordo voltato, anche sotto la corona. Ai tempi, il copricapo […]