Ci ha scritto Francesca a prosito di filati sock: «Quale filato usare per i calzini? La presenza di una certa percentuale di poliammide o nylon rende il filato più resistente allo sfregamento. Allora mi chiedo se una tensione molto alta o una particolare torsione del filato possa rendere comunque resistente anche un filato 100% lana».
Iniziamo dallo stabilire quali caratteristiche deve avere un buon filato per calze. Innanzitutto deve essere resistente. Le calze sono un indumento sottoposto a sollecitazioni fortissime. Indossate, come fanno i più, per tutto il giorno, dentro le scarpe, vengono continuamente compresse e sfregate in un ambiente caldo e umido. Questo ne provoca l’infeltrimento e il logoramento. Per ottenere calze resistenti e durevoli a questo tipo di sollecitazioni è necessario usare filati con caratteristiche particolari. Queste caratteristiche possono essere date al filato dalla composizione, dalla torsione e dai trattamenti.
Ora, il grado zero per capire quali filato sono da calze è guardare la fascetta. Se comprende la parola “sock” o “per calze” allora un filato è da calze, se no no. Ovvio, potete fare calze con un filato non specifico. Molto probabilmente otterrete calze ottime per stare in casa a “panciollare” con i pieid sulla sedia. Ma se provate a mettere queste calze per uscire, o anche solo per lavorare inc asa spostandovi molto, dureranno davvero molto poco.
La composizione

La stampa su questi filati sock in lana e acrilico rende superflua l’esecuzione di motivi
La maggior parte dei filati specifici per calze sono in 75-80% lana merino e 20-25% acrilico, nylon, o poliammide. Questa composizione non è caratteristica solo dei filati per calze e non tutti i filati con una composizione simile sono adatti alla lavorazione delle calze. In genere la lana usata per questi filati è merino, ma la lana merino non è una fibra di per sé particolarmente adatta alle calze. La sua fibra è relativamente corta, cosa che la rende poco resistente e durevole.
Inoltre, le lane merino di qualità superiore sono molto fini, quindi fragili. Per dare a queste lane una resistenza sufficiente all’uso viene quindi aggiunto un tipo di fibra sintetica (di solito, appunto, acrilico, nylon, o poliammide) lavorata con una tecnologia particolare che la rende resistente. Filati misti che usano materiali sintetici diversi da questi (altri nylon, per esempio) non hanno le caratteristiche adatte alle calze. Un altro vantaggio della fibre sintetica è che è molto economica, quindi riduce il costo dei filati per calze, che possono essere venduti a un prezzo anche estremamente basso (il filato per calze di Drops parte da 2,50 € per gomitolo).

La pecora Jackob produce una lana adatta alla lavorazione delle calze
Esistono poi lane pure adatte alla lavorazione di calze anche senza l’aggiunta di materiale sintetico. Si tratta delle lane a fibra lunga (long wool). Queste hanno fibre più lunghe e anche più grosse rispetto alla merino, il filato che se ne produce di solito è lucido, brillante, molto resistente, elastico, poco prono all’infeltrimento. La pecora Blue Faced Leicester produce una long wool particolarmente adatta alla lavorazione delle calze. Inoltre, i filati per calze possono contenere anche cotone, alpaca, cashmere o altre fibre, in percentuale di solito inferiore a quella della lana. Si tratta spesso di fibre ancora più delicate e fragili rispetto alla lana, ma con l’aggiunta di lana e, eventualmente, materiale sintetico il risultato è perfetto.
La torsione

La torsione di Malabrigo Sock la rende più durevole
Per garantire durevolezza e resistenza alle calze, la torsione è essenziale. I filati per calze sono di solito ritorti a tre o quattro capi e con una torsione piuttosto alta. Una bassa torsione produce filati morbidi, voluminosi, i cui le fibre si aprono e diventano soffici. Queste non sono caratteristiche desiderabili per la lana da calze.
Occorre invece una torsione elevata, in cui le fibre restano serrate le une sulle altre, proteggendosi a vicenda, ma comunque bilanciata per non sottrarre troppa elasticità e morbidezza al filo. Addirittura, una trosione corretta rende anche la lana merino (ma non la lana merino superfine) adatta alla lavorazione di calze perfettamente durevoli. Purtroppo, capita di sentirsi sconsigliare questi filati perfino dai negozianti, proprio sulla base del fatto che si tratta di lane senza acrilico, ma l’errore è loro.
I trattamenti
Per ovviare alla tendenza a infeltrire, la maggior parte delle lane per calze subisce un trattamento superwash. Questo rende le lane più compatte, lisce e impervie all’infeltrimento e al pilling. Un trattamento eccessivo, tuttavia, compromette il filato perché lo rende tendente a “smollare”: le calze infatti, per essere confortevoli, devono essere lavorate in maniera molto compatta.