Nulla, mai, potrà sostituire i libri sulla maglia.
Non passo moltissimo tempo in Rete ma ogni tanto mi affaccio su Facebook o altri social perché mi diverte molto. Ma mi sto accorgendo di un fenomeno che piano piano sta uscendo fuori allo scoperto e, una volta tanto, vorrei concentrarmi su una questione veramente seria.
Sto parlando della convinzione di sempre più persone che, per lavorare a maglia, non serva documentarsi sui libri.
Sembra davvero una cosa assurda, lo so, eppure ultimamente ho notato un pericoloso aumento di questa tendenza che considero davvero preoccupante. Vuoi perché i testi di maggior riferimento sono in inglese, vuoi perché su YouTube si trova ogni tipo di video, leggo sempre più spesso frasi del tipo: “lavoro a maglia da tanti anni, ho trovato in Rete tanti filmati, a cosa serve spendere soldi per comprare libri sulla maglia: ci si può arrangiare e imparare tutto quello che c’è da sapere su YouTube.”
Intanto io rabbrividisco nel profondo davanti a tanta prosopopea. Ma amiche, amici, lasciate che ve lo dica: NON è la stessa cosa.
In un libro troverete approfondimenti che in un video non sarebbe mai possibile fornire! Verrebbero dei polpettoni lunghi ore e ore e nessuno mai li guarderebbe, inoltre sarebbero noiosissimi e lunghissimi! I filmati sono, per carità, molto utili per imparare i primi abbozzi di una tecnica, ma nulla di più. Per l’approfondimento è sempre necessario documentarsi su un testo cartaceo. Non posso nemmeno pensare di apprendere la tecnica costruttiva bottom-up creata da Elisabeth Zimmermann con un video! Solamente nel suo libro troverete tutto quello che c’è da sapere.
Inoltre, un libro è sempre e comunque molto più immediato e veloce da consultare, no? Non necessita di corrente elettrica, non è molto pesante e lo possiamo portare dappertutto.
La tecnica costruttiva top-down ultimamente è molto di moda, grazie anche al fatto di essere estremamente intuitiva. Sul web ci sono tantissime appassionate che hanno messo on line la loro versione del classico pullover top-down. Bene, ottimo, plaudo alla loro iniziativa lodevolissima. Ma quello che bisogna rimarcare, è che la maggioranza dei video vi farà vedere solamente UNA variante del maglioncino lavorato dall’alto verso il basso. E, generalmente, è il classico maglione con lo sprone raglan. C’è qualcosa di male in questo? Assolutamente no, basta tenere presente che quella non è LA lavorazione top-down (come spesso si sente dire in giro, identificando questa costruzione con un solo tipo di indumento), è solamente UN modo di lavorare lo sprone. Accanto a questo ci sono lo sprone rotondo, quello con la manica a giro, quello ancora con la manica a martello e così via, che troverete spiegati, esatto, solo nei libri sulla maglia!
È follia pensare di guardare un video e dirsi esperti in tale tecnica! Sul libro, invece, troverete illustrate tutte le possibili varianti e, in aggiunta, tantissimi altri capi realizzabili con questa interessantissima tecnica.
Qualcuno potrebbe obiettare che i libri di maggiore riferimento per la maglia sono tutti in inglese: verissimo, ma l’inglese in cui sono scritti è molto comprensibile e per nulla astruso. Ve lo dice una che non ne spiccica una parola nemmeno sotto tortura!
Insomma, per concludere, se desiderate apprendere una tecnica particolare, non si può prescindere dal libro. Leggete di più, documentatevi: dipanerete tutti i dubbi, esaminerete tutte le varianti possibili e avrete grandissime soddisfazioni dal vostro amato lavoro a maglia.
Scrivi un commento