Direte: “Ma come, ha tanto detto che odia l’estate e ora, che finalmente c’è il freddo, ci propone ALTRE canottierine estive?” Be’, insomma, potreste avere anche ragione se non fosse che… queste canottierine io le vedo bene d’inverno. Sì, aha. Ho detto proprio “inverno”. E questo perché chi di noi non indossa dei cardigan o delle giacche? E cosa indossare sotto, quindi? Sempre e solo camicie? E no! mettiamoci un bel top raffinato, con un dettaglio particolare ed elegante: saremo perfette in ogni occasione, dalla più informale alla più sofisticata. L’assenza di maniche è di rigore: vi ingofferebbero e impacchetterebbero ed intralcerebbero. Ok, la finisco con questi verbi improbabili, tanto a voi interessano i suggerimenti, giusto? Eccoli qua.
Azalea di Pam Allen, un sunto del top invernale perfetto: spalline sottili, alto bordo impreziosito da un pizzo non troppo “pizzoso”, una linea che accarezza la figura senza segnare. La perfezione sotto ad un cardigan dalla linea rigorosa o ad una giacca anche formale, può essere indossato tranquillamente anche per una serata elegante, magari aggiungendo delle perline nella parte a pizzo per renderlo ancora più elegante: il loro brillare discreto vi renderà la diva della festa e sarà spunto di conversazione. Mi raccomando l’intimo: discreto, color carne, possibilmente senza spalline ed elastici che segnano. Non è un capo che doni alle più formose (ahimè), un fisico efebico è quello che ci vuole per indossarlo con raffinatezza.
Ora arriva un duetto di una delle mie designer preferite, Shellie Anderson. Il primo è Square, un esempio lampante di un capo dal perfetto “doppio uso”: può essere di certo un top da indossare sotto ad un cardigan destrutturato e contemporaneo, ma può fare anche la funzione di un comodo gilet. Ed in questo caso la lavorazione particolare dei fianchi sarà visibile, motivo in più per farlo. Lo adoro per molti motivi: la linea scivolata, gli scalfi ampi, gli spacchetti… insomma, si discosta dalla banalità di molti modelli simili. È un capo ideale per tutte, anche le più abbondanti, date le sue linee morbide e la vestibilità oversize. Rende al meglio con filati dai colori scuri o naturali, che accentuano l’aspetto “minimal” del capo.
Sempre suo è anche Slope. Anche qua siamo nel “minimal” più assoluto, ma sempre con grande eleganza! La sagomatura del margine inferiore è perfetta per chi non vuole esagerare con effetti particolari ma non vuole un capo banale. Io già me lo immagino spuntare con discrezione da sotto un cardigan ampio ed avvolgente, e non trascuro la possibilità di lavorarlo più lungo, quasi un miniabito, una tunica da portare con jeans o leggings (solo se abbiamo le gambe magre però!). Anche questo lo trovo bello sopra ad una maglietta aderente o ad una camicia, soprattutto se realizzato in un filato morbido ed un po’ peloso. Ah, la semplicità, che bella cosa!
Bonny di Tincanknits è quello che si suol dire il top perfetto da indossare con la giacca: la linea sottile non ingrossa il punto vita più del dovuto e la morbidezza del pizzo impreziosisce lo scollo altrimenti troppo semplice e lineare. Ma quanto è bello? Adatto ad appuntamenti eleganti, potrebbe sorprendervi con dei pantaloni sportivi ed una giacca in tweed. L’unico accorgimento è di non indossare collane troppo elaborate che vadano ad interferire con la scollatura molto ricca e ricercata. Questo capo è molto adatto alle più formose, in quanto mette in risalto il seno, vero punto di forza nelle forme più abbondanti!
Anche Surrounding Tank di Hannah Fettig è un top da indossare tranquillamente sotto ad una giacca. Lo scollo ampio e drappeggiato è perfetto per non mostrare troppo delle nostre grazie e per arricchire l’apertura di un cardigan severo o di un blazer, magari marinaro. Proprio il dettaglio del collo così particolare rende questo top molto originale e portabile, adatto a tutte le figure e a praticamente tutte le circostanze! Sferruzzatelo in un colore chiaro, bianco, avorio o panna per avere un passe-partout che vi accompagnerà dall’autunno alla primavera. E magari anche oltre, perché no?
Certo in questa carrellata di top meravigliosi ne avrete trovato di certo uno. E magari ne troverete anche altri on line. Ma attenzione! Non fatevi prendere la mano, perché potreste cadere in tentazione di lavorare un Sif di Karen Noe… beh, NON FATELO, il motivo centrale andrebbe meglio per un lampadario e le righe concentriche potrebbero ipnotizzarvi!
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