La cooperativa Oomingmak è stata fondata per dare alle donne eschimesi maggiori possibilità di occupazione e reddito e assume donne che lavorino a maglia accessori e capi di solito a pizzo realizzati con il preziosissimo filato di quiviut. Il quiviut, a sua volta, è una delle fibre più preziose e pregiate al mondo, ancora più fine e più caldo del cashmere. Si ricava dal sottovello del bue muschiato, ogni animale ne produce 2-3 chili l’anno, e accuratamente lavorata per ottenere un filo leggero, morbido ed eccezionalmente caldo. Il filato viene quindi distribuito alle donne che partecipano al progetto e che lo lavorano in una varietà di modelli ma sempre usando il punto a pizzo caratteristico di quella comunità.
Dall’esperienza vissuta visitando la cooperativa, la designer americana Donna Drunchunas ha ricavato l’ispirazione per il suo libro Arctic Lace: molto più che una raccolta di modelli ma una vera indagine sul quiviut, sullo stile di vita dei nativi dell’Artico, sul bue muschiato e sulla cooperativa. Solo alla fine il libro si completa con una carrellata di punti tipici usati dalle donne della cooperativa e un manipolo di pattern semplicissimi ed eleganti al contempo pensati per esaltare al meglio le caratteristiche del quiviut.
Il libro di Donna Drunchunas Arctic Lace si trova su Amazon e nei negozi più forniti. Per chi invece volesse provare a lavorare il quiviut, Folknits vende matassine in peso lace e sport da 25 grammi al pratico ed economico costo di 70 dollari canadesi (circa 50 euro).
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