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Bambù Fonty: viscosa col bello del cotone

Gomitoli di Bambou Fonty, dal sito dell'azienda
Gomitoli di Bambou Fonty, dal sito dell'azienda
Gomitoli di Bambou Fonty, dal sito dell’azienda

Partiamo dall’azienda: quando ho visitato i negozi di filati di Parigi, da più parti mi è stata presentata e raccomandata la marca Fonty, quindi ho comprato un gomitolo del loro bamboo dal Lil’ Weasel, e mi sono ripromessa di saperne di più.
Dal sito, e da quanto mi hanno accennato i rivenditori, Fonty risulta essere una filatura storica (fondata nel 1880), dedicata alla produzione di filati in larga parte naturali (infatti nel catalogo abbondano i filati di lana), sulla linea del commercio equo, dello sviluppo sostenibile e della filiera corta.

Veniamo ora alla loro viscosa di bambù che si chiama, appunto, Bambou.
Viene venduta in gomitoli da 50 grammi/95 metri, avvolti in una fascetta di carta riciclata.  A questo link potete vederne la gamma colori.

I gomitoli sono compatti e morbidi e hanno una leggera tendenza a disfarsi, molto limitata rispetto a quella delle altre viscose, e questo perché Bambou ha una mano e un aspetto molto particolari per essere un bambù, infatti prende il meglio dei due mondi, quello delle viscose e quello del cotone. È stato davvero una bella scoperta e la mia recensione non può che essere positiva. Solitamente il bambù ha l’aspetto molto lucido tipico di molte viscose e, come queste, si comporta. Bambù si comporta come una viscosa tipica durante il lavaggio, perché bagnato diventa estremamente rigido, per poi tornare a cadere mollemente non appena asciutto.

granny square di Bambou
Campione granny square di Bambou

Il filato non ha la lucentezza un po’ artificiale di altri bambù, come era ad esempio quello Ornaghi, ma ricorda certo cotone mercerizzato, senza però averne la rigidità. Come abbiamo detto, cade infatti morbidamente, anche lavorato a maglia bassa, e mantenendo un corpo e una consistenza materici piacevoli al tatto. Produce inoltre una leggerissima peluria che fa appunto pensare a un cotone non trattato.

Il filato non è elastico, prevedibilmente, e i punti lavorati restano ben definiti.

Campioni a maglia bassa e maglia alta di Bambou
Campioni a maglia bassa e maglia alta di Bambou, cliccate sull’immagine per ingrandirla

Bambou è composto da 3 trefoli, ciascuno composto da 6 capi, con un bell’effetto da corda marinara. L’unico difetto del filato è infatti che, nonostante non tenda a dividersi, nel momento in cui viene agganciato per errore uno dei capi, il filato si arriccia ed è molto difficile farlo tornare alle condizioni originali (potete vedere ad esempio nella foto, il nodino arricciato sul campione a maglia alta). Bisogna quindi lavorarlo con attenzione.

Nonostante questo, mi sento di consigliare assolutamente l’acquisto di Bambou (il prezzo si aggira tra i 4 e il 4,50 Euro) per le sue caratteristiche: il modo in cui si drappeggia, la lucentezza più naturale rispetto a quella di molte viscose, la definizione dei punti, una produzione che cerca di sostenere politiche di commercio etico.

Considero Bambou inoltre adatto anche per capi e accessori per bambini, proprio perché lo trovo molto delicato sulla pelle.

Fascetta di Bambou, cliccate sull'immagine per ingrandirla
Fascetta di Bambou, cliccate sull’immagine per ingrandirla

Notizie sull'autore

Veruska Happysloth

Veruska è una redattrice, una designer internazionale di modelli per uncinetto e una insegnante (talora di uncinetto, talora universitaria). I suoi lavori le succhiano la vita, le va benissimo così. Su Ravelry è sempre Veruska.

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