Questo modello di cappellino mi è scappato, per qualche motivo, a maglia. Carciofo deve il suo nome in parte all’aspetto, in parte ai colori del filato dégradé, che sono proprio quelli di questi saporitissimi cardi. A differenza dei carciofi veri, però, è talmente economico che è gratuito. Di base, è tutta colpa di Borgo de’ Pazzi, che produce filati bulky (che amo) e a rigatura lunga (ottimi per l’uncinetto), quindi non potevo non tornare a casa, dalla passata edizione di Hobby Show, senza due matasse del loro Dégradé, e questi sono i risultati.
Carciofo ha una costruzione bottom-up (perché è più facile avviare un cappello dal basso e poi fare le diminuzioni, almeno per me), è lavorato in tondo (sia mai che poi mi tocchi anche cucire), e si ottiene con pochissimo filato (con una matassa, vengono tranquillamente 3 cappelli). Infatti, l’idea di Carciofo nasce proprio dalla necessità generata da altri filati bulky: quella di far rendere al massimo pochissime decine di metri di filato. È un modello disponibile in due taglie: teenager o donna dalla testa piccola, e donna adulta.
Per eseguire Carciofo, è necessario saper montare le maglie (io ho usato l’avvio alternato – cable cast on in inglese – ma basta un qualunque avvio resistente ed elastico), eseguire dritto, rovescio, gettati, diminuzioni (2 dritti insieme, 2 rovesci insieme). Carciofo si esegue in una serata (o meno), è perfetto per un’instant gratification o un regalo dell’ultim’ora, o un momento di emergenza freddo.
Carciofo si scarica gratuitamente e senza necessità di login, da qui (un unico file contiene sia le istruzioni italiane che quelle inglesi).
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