Riceviamo questa domanda: «Spesso trovo negli schemi la seguente indicazione “mettere un segno”; per esempio: “Mettere un segno tra la m 63 e la m 64 per dividere il dietro dal davanti”, “Mettere un segno per indicare l’inizio dello schema” oppure “Mettere un segno per indicare l’inizio del ferro”. Cosa vuol dire? Come si fa?».
Quando in un modello leggete di dover “mettere un segno” o “inserire un marcapunti” (o stitchmarker) si intende inserire nel lavoro qualcosa che segnali l’inizio o la fine di una determinata lavorazione, quindi per esempio il passaggio da un tipo di lavorazione a un’altra (per esempio dalle coste alla maglia rasata o viceversa), la demarcazione tra una ripetizione e l’altra di un punto complesso (soprattutto nelle lavorazioni a pizzo) o l’inizio e la fine del giro nelle lavorazioni circolari.
Il marcapunti è essenzialmente un anellino che può essere semplice (per lo più di plastica dura o elastica) o di metallo, in questo caso in genere con un piccolo pendaglio ornamentale, che viene inserito sul ferro tra una maglia e l’altra (e non direttamente nelle maglie). A ogni ferro o giro questo anellino viene passato di ferro in ferro come se fosse una maglia, sicché rimane sempre libero di scorrere ma non si sposta. Inserendo il marcapunti è facile tenere ben incolonnate le lavorazioni e ridurre lo stress del lavoro perché non è più necessario contare le maglie a ogni ferro. Questo rende la lavorazione più facile, rapida e priva di errori. Il marcapunti è anche indispensabile nelle lavorazioni circolari per tenere traccia del numero di giri lavorati.
I marcapunti per l’uncinetto
Un secondo tipo di marcapunti è quello dotato, anziché di un anellino chiuso, di una monachella da orecchino che viene usato sia per la lavorazione all’uncinetto sia per la lavorazione a maglia. Nell’uncinetto viene usato alla stessa maniera in cui vengono usati gli anellini nella maglia, con la sola differenza che questo tipo di marcapunti deve essere spostato manualmente di giro in giro. Si può anche utilizzare questo tipo di marcapunti per tenere traccia del lato dritto di un lavoro reversibile (inserendo il segnapunti in modo che “penzoli” sul davanti) o per valutare l’altezza di una lavorazione, posizionandolo in corrispondenza dell’inizio di questa lavorazione e operando le misurazioni dal marcapunti anziché al margine. A questo scopo, oltre che i marcapunti decorati in foto, si possono usare anche marcapunti in plastica ad anello aperto o a lucchetto.
I marcapunti in plastica si possono comprare nelle mercerie specializzate più fornite, on-line presso negozi quali Unfilodi o Pippicalzelunghe, i marcapunti decorati possono essere presso diversi produttori e rivenditori, sia di grosse dimensioni (rispetto al tipo di prodotto, ovviamente) come Atomic Knitting, sia da artigiani che usano siti quali Uaola o Etsy per promuovere le proprie produzioni. Se poi avete urgenza di trovare un sostituto, potete usare gli elastici in vinile di piccole dimensioni usati per fare le treccine (attenzione, tendono a spostarsi), cappietti fatti con lana o cotone di colore contrastante, fili di lana in colore contrastante infilati tra le maglie, graffette per la carta, anellini di riconoscimento per gli spazzolini elettrici, piccole spille da balia…
Se hai dubbi e problemi relativi alla lavorazione a maglia o all’uncinetto, scrivi alla redazione e chiedi alle nostre esperte, cercheremo di pubblicare le risposte quanto prima possibile.
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