Everest è decisamente un tweed interessante. Elastico e morbido, specialmente se messo a confronto con la maggior parte dei filati simili, solitamente secchi. I bottoni di colore sono vivaci e risaltano sul filato base, reso rustico da lunghi fili bianchi, aspri al tatto.
Non tende a dividersi o arrotolarsi e scorre bene durante la lavorazione.
Durante il lavaggio non perde colore, ma tende ad allargarsi già con una lavorazione come il punto tunisi, che per sua natura mantiene la lavorazione molto compatta.
I punti restano ben definiti e l’elasticità lo rende ben adatto a capi e accessori fintamente rustici ma che possono anche essere indossati a pelle.
Non fa pallini, almeno non durante la lavorazione o il lavaggio del campione.
Sicuramente è un filato che proporrei a chi ama il tweed ma si trova in difficoltà a lavorare le lane secche. Non lo consiglierei per un cappello, per via della peluria bianca di cui sopra, che probabilmente finirebbe negli occhi alla prima occasione. Everest mi sembra adatto agli uomini, dato che il tweed e i colori neutri sono per loro un territorio sicuro e conosciuto.
Bello anche per borse e copertine da grembo.
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