Non è molto facile trovare filati di lamé che abbiano corpo e lucentezza, spesso sono privi di consistenza, molli e decisamente cheap; più che apparire lucenti, i progetti terminati sembrano coperti da porporina per bambini.
Gatsby, distribuito da Katia filati, è invece un ottimo lamé: è un filato elastico e consistente, luminoso e pieno.
Gatsby viene venduto in gomitoli cilindrici (50 gr/118 m) avvolti attorno a un anima di cartone. Una volta rimossa la fascetta, come è tipico delle viscose, il gomitolo inizia a disfarsi, anche se in modo meno incontrollato rispetto ai classici disastri che tutte conosciamo, dal momento che il filato è comunque meno scivoloso. Ad ogni modo, non gettatelo mai in borsa, al massimo in un piccolo sacchetto portalavoro dove non possa attorcigliarsi e annodarsi (più di tanto).
Gatsby è un treccino composto al 77% da viscosa, al 15% da nylon e il restante 8% è poliestere metallizzato. Il lamé è disponibile nella variante argentata e dorata, su una cartella colori piuttosto ampia e con colori che vanno dal classico (nero, bianco, oro, bronzo) a colori moda (tra cui il marsala e l’ottanio), rosa e celeste baby e altri passepartout come il verde militare, il viola, il blu e il testa di moro.
Gatsby ha una certa presa, quindi consiglio comunque di lavorarlo con un uncinetto di alluminio e non di legno o bambù; il treccino scorre comunque senza difficoltà, si lavora piacevolmente e non si apre.
In fascetta sono consigliati ferri da 3 mm, io l’ho lavorato con un uncinetto da 3 mm per ottenere un risultato compatto per un piccolo portaoggetti o portacellulare a maglia bassa con petali. Il corpo e la consistenza del filato danno ottimi risultati con punti come le noccioline, le ghiande e i petali: che rimangono compatti e ben in rilievo. Anche la maglia alta appare ben ordinata e permette di ottenere un accessorio dall’aspetto pulito e, per quanto vistoso, non volgare (risultato difficile da ottenere col lamé).
I punti rimangono da un lato ben definiti, dato che è un treccino senza nessuna peluria, dall’altro la brillantezza del filato ne nasconde il dettaglio.
Per quanto riguarda il grande problema del lamé, il fatto che “gratti”, irritando la pelle, non consiglierei di usare Gatsby per una maglietta estiva aderente, ma certamente potrà essere lavorato insieme ad altri filati per ottenere degli accenti e dei punti luce, soprattutto in giacche simil Chanel.
Lo trovo ottimo per borse, borsette, bijoux e accessori come cappellini che ricordano gli ABBA. Non fateci assolutamente delle presine, ricordatevi che il poliestere e il nylon si infiammano facilmente.
È un acquisto quasi necessario per gli amanti del lamé: non può mancare nel nostro stash. #maipiùsenza
(A questo proposito, ricordo che le nostre recensioni, anche le più follemente entusiastiche come questa, non sono mai pagate).
Scrivi un commento