Malva è una fettuccia di viscosa che si presenta in graziosi gomitoli piccoli e compatti ed è disponibile in 6 colori. Ogni gomitolo ha un rapporto di 50 grammi per 37 metri e costa, sul sito del produttore, 2,90 €.
Malva è elastica e presenta un leggero effetto maltinto, il colore quindi non è omogeneo, ma fornisce una minima variegatura.
Data la sua natura di fettuccia, ovviamente non si divide.
L’etichetta consiglia la lavorazione con uncinetti da 7 o 8 mm. Dato che mi pare che Malva ben si presti per realizzare borse, sostituendo la fettuccia acrilica che continua a vedersi in giro, ho quindi scelto di fare un primo campione con un punto robusto come la maglia bassa, lavorandolo stretto, con un uncinetto da 7 mm. Con un gomitolo ho ottenuto il borsellino che vedete in foto (dimensioni: 8 x 16 cm).
La maglia bassa, tuttavia, non esalta le caratteristiche della fettuccia; ho quindi eseguito dei campioni con dei punti che permettono alla fettuccia di mostrarsi nella sua ampiezza, invece di soffocarla. Potete vedere come Malva si comporta nei due campioni a noccioline e punto peruviano, entrambi lavorati con l’uncinetto da 7 mm; con il punto peruviano si potrà usare, per un effetto più aperto, anche un uncinetto di molto più grande. Trovo che Malva si adatti bene a punti del genere e al pizzo a forcella. Il campione a punto peruviano, seppur lavorato stretto, si appoggia sulle superfici sottostanti, creando un bel drappeggio.
Dopo il lavaggio (l’ho sottoposta a un violento lavaggio in lavatrice, cui ha resistito benissimo), i campioni non hanno avuto percepibili cambiamenti di dimensione.
Unico appunto, un gomitolo da 50 grammi rende effettivamente poco, varrebbe la pena di commercializzare Malva in gomitoli da 100 grammi.
Lo consiglio soprattutto per borse, oggetti d’arredamento e accessori dove i gettati la fanno da padrone, come il Ribbon Scarf pattern (ai ferri), e questa Drop Stitch Scarf (sempre ai ferri) o Tressa: una sciarpa a pizzo forcella di Kristin Omdahl.
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