Nell’uncinetto, esistono due prese principali, a matita e a coltello e, come nella maglia, alcune persone hanno la mano più larga, altre la mano più stretta. Una differenza piuttosto rilevante per quanto riguarda i risultati del lavoro, ma poco nota, è quella tra riders, lifters e yankers (perché quando si parla di uncinetto, tutto sembri sempre un po’ porno, mi elude).
Le riders tengono l’uncinetto praticamente poggiato sul punto dal quale sono uscite e non sollevano l’uncinetto fino a quando non ne sono costrette dall’altezza del punto che si sta costruendo sotto le loro mani (su cui comunque tendono a restare poggiate). I loro punti tendono ad essere piuttosto tozzi.
Le lifters tendono, una volta uscite dal punto, a sollevare l’uncinetto fino all’altezza della maglia da realizzare, e solo allora getteranno il filo per chiudere le asole due a due. Chi lavora in questo modo otterrà dei punti più alti e spesso più morbi.
La differenza tra le riders e le lifters si nota soprattutto osservando le loro maglie alte, alte doppie e così via, dal momento che le maglie alte delle riders non saranno molto più alte delle mezze maglie alte, mentre le maglie alte delle lifters sembreranno, al confronto, alte e formose come attrici.
Le yankers sono coloro che, una volta eseguito il punto, danno una tiratina al filo. I loro punti tenderanno a essere più bassi e “strozzati”, anche perché le yankers tendono spesso (ma non necessariamente) anche ad avere la mano stretta.
Come sostiene Doris Chan, la differenza tra i punti delle lifters e delle riders e yankers spiega perché alcune riescono a rispettare la tensione orizzontale del campione, ma hanno difficoltà con quella verticale: se la designer tende a eseguire delle maglie davvero alte perché è una lifter e le nostre maglie alte sono invece piuttosto tracagnotte perché siamo riders, per noi sarà difficile riuscire a cambiare la nostra tecnica per ottenere il medesimo risultato.
Quindi, al di là del dettaglio di costume, osservare come lavoriamo noi e come lavorano gli altri è importante perché ci aiuta a comprendere, come nell’esempio sopra, perché non riusciamo a ottenere la tensione desiderata in un campione, o perché i risultati del nostro lavoro sono così diversi da quelli che vediamo in una foto. Possiamo quindi anche, consapevolmente, decidere di modificare il modo in cui gestiamo l’uncinetto, per eseguire delle maglie dell’altezza (e della larghezza) che desideriamo o necessitiamo.
Per saperne di più, potete leggere cosa ne dice la designer Doris Chan.
Scrivi un commento