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Scegliere i ferri dalla punta

Un assortimento di ferri – Foto ©queerjoe.blogspot.com
Un assortimento di ferri – Foto ©queerjoe.blogspot.com

Nello scegliere quali ferri usare il dibattito spesso si concentra su se siano migliori i ferri dritti o i circolari o, al massimo, su quale sia il materiale migliore. Sicuramente, la scelta tra usare ferri dritti o circolari piuttosto che metallo anziché legno o plastica (o vetro!) ha una notevole importanza, ma raramente si arriva a discutere le varie opzioni per quanto riguarda la forma della punta, al punto che alcuni produttori (molto esclusivi) come Signature Needle Arts, famoso per realizzare ferri “personalizzati”, propongono punte diversificate. Eppure la forma della punta del ferro è essenziale nella manipolazione de filo e quindi nella modalità di lavorazione. Vediamo, quindi, quali sono le più comuni forme per le punte dei ferri, preemettendo che comunque la forma perfetta è quella con cui ognuno lavora meglio.

  • Punte coniche accuminate. Sono ottimali per manipolazioni delicate del filo, soprattutto per lavorazioni a pizzo che richiedono diminuzioni complesse e usano fili estremamente sottili, oppure anche per eseguire le trecce senza ferretto supplementare. Tendono a dividere i fili pù spessi e quindi possono dare problemi nella lavorazione a maglia rasata.
  •     Le tre opzioni di punta di ©Signature Needle Arts
    Le tre opzioni di punta di ©Signature Needle Arts

    Punte ogivali. Un tempo le più comuni, sono ottimali soprattutto per le lavorazioni più semplici  maglia legaccio, rasata o a coste. La punta ogivale difficilmente divide il lavoro, per cui permette di lavorare più rapidamente con i flati a più capi, soprattutto se sono proni a dividersi. Tuttavia, eseguire manipolazioni fini del filato è pressoché impossibile con questo tipo di punta.

  • Punte tronco-coniche arrotondate. Una sorta di via di mezzo tra le due tipologie, oggi sono tra le più comuni. Sufficientemente sottili da permettere lavorazioni estremamente delicate ma con l’estremità leggermente arrotondata che impedisce al filo di divedersi, rappresenta la scelta ideale per un ferro multifunzione.
  • Ferri spuntati. Raramente capita di trovare in commercio ferri dalla punta squadrata, altre volte ci capitano per le mani vecchi ferri di seconda mano che sono caduti ripetutamente di punta o che paiono “rosicchiati” dall’usura. Questi sono gli unici ferri da non usare comunque mai. Se proprio siamo legati a dei ferri con queste caratteristiche, oppure se troviamo dei ferri dai colori bellissimi in qualche negozietto dell’usato, teniamoli pure: infilati in un vaso a scopo decorativo e null’altro!

Notizie sull'autore

Alice Twain

Lavoro a maglia da diversi anni, tengo corsi di livello avanzato e su tecniche peculiari, disegno modelli, sono tra le fondatrici del gruppo stitch and bitch Milano (ci trovate su Blogspot). Ho scritto il manuale minimo di maglia "Ai ferri corti", il mio blog personale è Ferricorti.

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