Curiosità Moda e Media

The Wool Boat is Coming!

The Wool Boat

Dopo un po’ che sei nel Regno Unito, non capisci più se stai viaggiando nel tempo o sei caduta in un universo parallelo come Alice (o Wolverine). Ogni volta che giro un angolo posso inciampare nell’Impero di Vittoria, in un film di Ken Loach o nella Terra di Mezzo. Oggi sono finita nell’Italia degli anni ’50. Al grido di “The Wool Boat is Coming! The Wool Boat is Coming!!!“, le donne del Regno Unito escono di casa e corrono verso il canale più vicino, neanche fosse arrivato l’arrotino e l’ombrellaio a soddisfare le molteplici esigenze di tutte le donne del paese.
Dopo essere stati più volte accolti da frotte entusiaste, Colin e Carole, i due barcaioli della lana, hanno deciso di battezzare il loro sito, la loro attività commerciale e soprattutto la loro barca The Wool Boat.

Un angolo di copriteiere e libri su The Wool Boat
Un angolo di copriteiere e libri su The Wool Boat

Circondata da filati, guantini, copriteiere, libri di pattern, ferri e bottoni, seduta su una sedia a dondolo con una prospettiva di libri sullo sfondo, ho chiacchierato un po’ con la coppia stupita e divertita dall’improvvisa apparizione di una blogger italiana.

Colin e Carole, stupiti e paparazzati, tra gomitoli e accessori realizzati da Carole
Colin e Carole, stupiti e paparazzati, tra gomitoli e accessori realizzati da Carole

Durante l’inverno Colin (fotografo) e Carole (maglista) restano all’ancora nel canale di Liverpool, durante l’estate viaggiano per i canali dell’Isola con un carico di gomitoli e capi finiti da Carole che, su una poltrona protetta da grossi quadrati all’uncinetto, non ha smesso un attimo di sferruzzare (in stile cottage). Oltre a vendere filati e prodotti finiti, Carole mi spiega fieramente che esegue anche, su ordinazione, i tradizionali maglioni gansey da marinaio (considerata la scelta di vita della coppia, ammetto che mi avrebbe stupito il contrario).
Gioviali come i più tipici inglesi del nostro immaginario e hippy come pochi, mi hanno raccontato che, un bel giorno, in barca tra i canali di Londra, hanno capito che non avevano voglia di tornare ai rispettivi lavori e, arrivati a quel punto nello Yorkshire, tre anni e mezzo fa hanno deciso di inaugurare una casa/negozio/laboratorio galleggiante, visto anche che, come in Italia, moltissimi negozi di filati sono scomparsi e le nuove magliste e adepte dell’uncinetto non sanno dove andare per soddisfare il loro bisogno di gomitoli.

Circa un anno fa hanno fatto costruire una nuova Wool Boat apposta per contenere lo stash di filati, che cominciava a strabordare, come tutti gli stash che si rispettino.

Pura lana James C. Brett
Pura lana James C. Brett

Al momento a bordo si trovano principalmente filati economici con molto acrilico, perché sono quelli più richiesti dalle visitatrici, ma ora i due stanno avvicinando anche produttori locali di fibre naturali, come il filato pura lana di James C. Brett che vedete in foto. Davanti alla fascetta mi sorge un interrogativo, chi l’ha mai sentito, quest’uomo? Mi raccontano che il signor Brett è un arzillo ottuagenario che gestisce un’azienda a conduzione familiare insieme al figlio e non crede nella pubblicità, infatti i suoi filati non si trovano su nessuna rivista del Regno. Rassicurata, mi sento un po’ meno ignorante e, poggiata sulla stufa, vedo anche una scatola di cotoni DMC, azienda che qui nel Regno Unito è decisamente combattiva e con cui ho avuto ottimi rapporti professionali. I due mi confermano che sì, infatti gli agenti DMC sono gli unici che riescono a trovarli, ovunque siano ancorati, per mostrare loro il campionario.

DMC sulla stufa
DMC sulla stufa, nascosto da James C. Brett

Mi spiegano, a questo punto, sempre ridendo, che il loro primo approccio all’acquisto dei filati è stato, ingenuamente, andare a bussare alle porte delle aziende inglesi per comprare un po’ di stock. Dopo l’iniziale perplessità, ora i vari brand, con tipico pragmatismo britannico, spediscono loro i gomitoli ovunque si trovino: il business a conduzione familiare va bene, le visitatrici non mancano e, dal prossimo inverno, Carole terrà corsi e workshop per un numero estremamente limitato di fortunate principianti.

Sarà perché il barcone è luminoso, sarà perché l’interno e piccolo e la pacata gioia di vivere dei due impregna l’aria, ma quando esco dalla barca sotto una pioggerellina insistente che sembra ottobre anche se è luglio e sto per rischiare la vita riattraversando a piedi la strada statale a quattro corsie che mi ha portato qui, sono contenta lo stesso.

Per sapere dove getteranno l’ancora i nostri eroi, cliccate qui.

 

Notizie sull'autore

Veruska Happysloth

Veruska è una redattrice, una designer internazionale di modelli per uncinetto e una insegnante (talora di uncinetto, talora universitaria). I suoi lavori le succhiano la vita, le va benissimo così. Su Ravelry è sempre Veruska.

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