Le calze sono, lo diciamo sempre, un tubo con un angolo, ma come questo angolo viene creato più dare un carattere radicalmente diverso alle calze. In questo articolo presentiamo tre tipologie base di tallone, tutte applicabili a calze lavorate tanto dalla punta quanto dal bordo.
Le differenze nella costruzione delle calze vanno oltre alla distinzione tra calze costruite dalla punta o dal bordo, e spesso coinvolgono il tallone. In questo articolo presenteremo le tre principali tipologie di tallone: con tassello, a ferri accorciati e inserito alla fine. La cosa interessante è che tutti questi tipi di tallone sono reversibili, overosia possono essere lavorati sia nelle calze eseguite dalla punta che in quelle eseguite a scendere dal bordo.
Il tallone a ferri accorciati
Forse il più popolare, si esegue alla stessa maniera sia lavorando dalla punta che dal tallone. Metà delle maglie vengono lavorate a ferri accorciati per due (o talvolta tre) volte. Questo forma un angolo retto nella calza. I talloni a ferri accorciati sono particolarmente adatti alle lane rigate perché mantengono inalterato o quasi il motivo, sono intuitivi da lavorare e si eseguono alla stessa maniera lavorando dalla punta o dal bordo. Varie tipologie di ferro accorciato e la presenza o meno di giri intermedi tra i ferri accorciati distinguono tra loro i vari talloni a ferri accorciati. Un vantaggio aggiuntivo è che per chi preferisce la costruzione di questo tallone si può anche usare per lavorare la punta del calzino.
Se vuoi sperimentare con questo tipo di tallone, i due modelli che ti consigliamo sono Pas de Chat di Valentina Cosciani (con lavorazione dalla punta) e Nutkin di Beth LaPensée (dal bordo).
Il tallone a tassello
Classicissimo e forse il più usato al mondo, questo tipo presenta infinite varianti. Anche se viene più spesso eseguito in versione dal bordo a scendere, è usatissimo anche nelle calze toe up. Questo tallone è il più confortevole, adatto a ogni tipo di piede e particolarmente per chi ha il collo del piede alto. La costruzione è anche facile da adattare a piedi con forme diverse, ottimizzando la vestibilità delle calze.
Nella variante cuff down, metà delle maglie circa vengono messe in sospeso. Le altre vengono lavorate a creare un tassello quadrato, che quindi viene lavorato a ferri accorciati per creare lo spazio per il tallone. Infine, le maglie vengono raccolte attorno al tassello per riprendere la lavorazione in tondo. Qualora la calza sia lavorata dalla punta, il metodo costruttivo presenta alcune varianti.
Due modelli per sperimentare con questo tipo di lavorazione sono Nera signora di Alice Twain, lavorate classicamente dal bordo, e Stracciatella di Annalisa Dione, lavorate dalla punta.
I talloni inseriti alla fine
La costruzione forse più insolita è quella che prevede di inserire il tallone alla fine della lavorazione. La calza è eseguita in tondo, senza sagomature, mettendo in sospeso la metà delle maglie per inserire il calcagno. Una volta completata la calza è possibile riprendere le maglie e lavorare il tallone. Di aspetto e con vestibilità simile a quella del tallone a ferri accorciati, questo tipo di tallone è anche utile per riparare calze rotte. Qualora il tallone si buchi, infatti, è sufficiente eliminarlo, riprendere le maglie e lavorare questo tallone ex novo.
Il tallone è interessante perché si esegue esattamente alla stessa maniera comunque sia costruita la calza: una volta riprese le maglie, si eseguono 4 diminuzioni ogni 2 giri e infine si chiude il lavoro. Nel caso di calze lavorate dal bordo, per eseguire il tallone si seguono essenzialmente le stesse istruzioni che si seguono per la punta.
Alice Twain ha usato questo tipo di tallone nelle calze Autumn Leaves, presenti nel suo libro Libera Maglia!, per una versione toe up sono deliziose le Praire Cats di Solène La Roux.
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