I filati classici sono quelli che utilizziamo di più, alla fine, ma quando si tratta di comprare, i nostri occhi cadono spesso sul filato più vistoso, più colorato, più nuovo, che poi rimane nel cassetto per decenni perché, diciamocelo, non è sempre facile indossare un pullover arcobalenato con le piumette e gli strass.
Tencel-Cotton di Katia rientra nel novero dei filati classici. E’ composto al 67% da lyocell (una viscosa che sta tornando di gran moda, pare) e al 33% da cotone ed è confezionato in gomitoli da 50 grammi per 120 metri.
Tencel-Cotton ha poca elasticità, come è prevedibile, data la composizione. Il filato ha 4 capi, ritorti a Z (meno comune della torsione a S). Lavorandolo, non si apre e si comporta meravigliosamente come un cablé.
Piacevolissimo e fresco da utilizzare, dopo il lavaggio, anche con punti operati come quelli in foto, non cede (ma questo non vi esime dal fare il campione e lavarlo, soprattutto se lo lavorate a maglia).
I punti restano ben definiti e il progetto gode della tenacia del cotone e della leggera lucentezza del lyocell.
La fascetta consiglia di lavorarlo con un uncinetto da 2,5 a 3 mm, io ho usato un uncinetto da 3 mm, ma per risultati più aperti e morbidi, consiglio di usare uncinetti fino ai 4 mm (sempre tenendo conto della mano di ognuna, ovviamente).
Che progetti realizzare con Tencel-Cotton?
Consiglio Tencel-Cotton a chi ama realizzare capi e accessori estivi resistenti e sempreverdi. Lo trovo molto versatile: adatto sia per capi estivi come magliette e canottiere, sia ad accessori per la casa come tovagliette all’americana (non a presine, per quelle, che rischiano di entrare a contatto col fuoco, meglio la lana o il puro cotone), portavasi, e per la persona come borse e cappellini.
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