In questa estate che stenta a decollare, abbiamo testato per voi le novità (con un paio di ripescaggi dal passato), dei filati estivi di Borgo de’Pazzi, e ci sono piaciute, alcune davvero molto!
I filati sono elencati in ordine alfabetico.
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Dalia
Dalia è un filato della vecchia collezione, ma lo abbiamo utilizzato di recente e ne abbiamo saggiato la resa a maglia, all’uncinetto e al tunisino, in questo post.
Lebes
Il cotone, morbidissimo, è avvolto da un filato metallico leggermente irregolare anch’esso, che gli dona lucentezza e ne limita drasticamente la tendenza a fare pallini.
Essendo un fiammato, si presta a lavorazioni molto semplici, che enfatizzino la natura del filato e la lucentezza della fibra metallica che, purtroppo, in foto non è sufficientemente evidente.
Lebes è venduto da Borgo de’ Pazzi in matassine da 50 grammi per 215 metri.
Con Lebes ho realizzato lo scialle gratuito Seaside Rendezvous e il cappellino abbinato Can We Do It Again?
Lino Melange
Lino Melange è un lino molto più morbido di altri filati in puro lino dello stesso peso, quindi lo trovo adatto per chi ha paura ad affrontare questa fibra nella sua “croccantezza” caratteristica.
I filato ha una buona definizione del punto, si lavora con grande facilità e piacere.
Lino Melange presenta una gamma di colori molto ampia, che va dai naturali a tonalità estremamente vivaci e, come venivano chiamate qualche anno fa, vitaminiche.
Il filato è venduto in gomitoli da 50 grammi per 165 metri. Io l’ho lavorato con un uncinetto da 4 mm per avere un risultato piuttosto compatto ma che allo stesso tempo desse al progetto la morbidezza necessaria a una stola; in fascetta viene suggerito l’uso di uncinetti da 4-5 mm.
Lino Melange è il filato che ho scelto per la mia stola gratuita Miss V.
Lotus
Lotus è il mio preferito. Composto al 60% di bambù, 30% di lino e 10% di seta, Lotus
è un cordoncino di lusso (non ha elasticità), avvolto da una leggerissima peluria, che trovo perfetto per l’uncinetto.
Anche se ha una certa tendenza ad aprirsi, i punti restano definiti. Il filato ha corpo e lo trovo perfetto per scialli, stole e accessori di carattere.
Lotus è tinto a mano ed è venduto da Borgo de’ Pazzi in matasse da 150 metri per 50 grammi.
La fascetta raccomanda l’utilizzo di un uncinetto da 3 – 3,5 mm: io ho usato, per il campione in foto, un uncinetto da 3,5 mm ma, volendo, Lotus può essere anche lavorato con uncinetti più piccoli, fino ai 2 mm (per la mia mano), se desiderate un risultato molto compatto.
Olmeca
Olmeca è composto al 70% da bambù e al 30% da lino (molto lino, quest’estate, e per me è un entusiastico sì!), ed è confezionato in gomitoli da 100 grammi per 300 metri.
Il bambù dona una certa lucentezza al filato, che è (ovviamente, vista la composizione) privo di elasticità. I punti non risultano molto definiti e può essere considerato il parente economico di Lotus: compatto, si lavora con uncinetti da 2,5 a 3,5 mm circa.
Il filato è corposo e, lavorato con la corretta tensione, cade con la grazia propria della viscosa.
Purtroppo è disponibile in pochi colori e, a parte i neutri, i pastelli non fanno giustizia al filato, che forse merita colori più adulti per poter essere utilizzato per una gamma di progetti più ampi (inoltre, Olmeca non mi pare un filato adatto a progetti baby).
Pima Silk
Pima Silk è morbidissimo: uno stoppino avvolto fatto al 90% di cotone e al 10% di seta, tinto a mano. Di tutti i filati campionati, è quello che dopo il lavaggio ha ceduto in modo visibile ed è anche quello più adatto per capi da indossare a pelle, è quindi essenziale fare un campione e lavarlo prima di iniziare la lavorazione.
Sull’importanza del campione, vi consiglio di leggere anche questo post di Alice Twain e un mio post su cosa fare quando la fascetta non indica le dimensioni dell’uncinetto da utilizzare.
Pima Silk è tinto a mano dallo staff di Borgo de’ Pazzi e la variegatura tono su tono funziona perfettamente anche per l’uncinetto, come potete vedere dalla foto.
Tenete presente che il filato ha una certa tendenza a fare pallini, quindi non sceglietelo per capi o accessori “da combattimento”.
In fascetta è consigliato l’uso di uncinetti da 2,5 – 3 mm; per quanto mi riguarda, una tensione ottimale si ottiene invece con uncinetti da 3,5 – 4 mm (ma, come al solito, molto dipenderà dalla mano).
Il filato è disponibile sul sito di Borgo de’ Pazzi in matassine da 50 grammi per 220 grammi.
Valentina Cosciani ha scelto Pima Silk per il suo scialle Rosa di Pistoia.
Raw Linen
Raw Linen è un lino molto rustico e grosso (l’ho lavorato con un uncinetto da 6 mm, in fascetta consigliano un uncinetto da 6-7 mm), perfetto per progetti robusti per la casa (o per borse, ma attenzione al peso!)
Anche se si apre molto durante la lavorazione ed è un filato rigido da manipolare, i risultati valgono la fatica: mi piace la colorazione non omogenea, tono su tono, che enfatizza il lato domestico e “alla buona” del filato. Perfetto per le case shabby chic o higge, cozy (o altro aggettivo alla moda che indici domesticità confortevole).
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