Ulaola si qualifica, sotto molti punti di vista, come l’Etsy italiano. Etsy è un centro commerciale virtuale dedicato quasi esclusivamente ai prodotti artigianali. All’interno del portale, ogni piccolo produttore ha un suo negozio online, in cui espone e spera di vendere le proprie creazioni. Su Etsy è possibile trovare capi finiti unici, materie prime per l’hobbistica come bottoni, filati (di solito tinti a mano), uncinetti o ferri e così via, il tutto realizzato a mano dai negozianti.
Ulaola si propone agli acquirenti italiani ancora fortemente recalcitranti ad acquistare da siti esteri, vuoi perché è più semplice leggere le condizioni in piccolo se sono scritte nella propria lingua madre, vuoi per una generica e coriacea “paura delle truffe su Internet”. Ulaola, al momento ancora in fase beta (ossia non è ancora nella sua versione definitiva), punta a riempire questa nicchia commerciale con prodotti vintage, originali, pezzi unici, per una clientela che è in grado di dare il giusto valore al “fatto a mano”.
Rispetto a Etsy, che si basa molto sul passaparola per essere conosciuto, Ulaola ha optato per un lancio pubblicitario in grande stile su stampa e tramite affissioni capillari nelle principali città italiane.
Per chi espone su questi portali, quello che Ulaola, Etsy e Blomming offrono è, a fronte di un costo pressoché nullo, visibilità all’interno di una struttura che si rivolge a una clientela consapevole e selezionata, che può ottimizzare la propria ricerca usando la classificazione in categorie che ogni portale offre. Ovviamente la competizione è altissima, data l’enorme quantità di negozi presenti, quindi è necessario investire molto tempo e molte energie nella promozione della propria attività, ma il rischio monetario resta inesistente, a fronte dell’investimento necessario per aprire un negozio reale.
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