Uncinetti “della nonna”, dove? È una domanda che mi sento fare ai corsi, ed è più che legittima. Gli uncinetti detti “della nonna” sono gli uncinetti in alluminio colorato che, un tempo, erano endemici insieme a quelli grigi di Pony e Prym.
Io, personalmente, mi trovo bene con gli uncinetti d’alluminio “un tot al kilo” che si trovano sui vari Amazon o Aliexpress (anche se, nel caso di Ali, ci vogliono mesi prima che arrivino). Sempre di alluminio, si trovano in Italia, piuttosto facilmente, gli uncinetti Zing di Knitpro.
Io non amo lo stacco di colore e di “grana” tra l’asta e la punta, ma altre potrebbero trovarcisi bene.
Gli uncinetti Hiya Hiya hanno un buon rapporto qualità/prezzo e si trovano in diversi negozi online italiani.
Per il tunisino, trovo imbattibili sempre quelli di alluminio o, se serve il cavo, i Denise che prima erano dei brutti ma buoni ma che ora sono disponibili anche in molti colori.
Attenzione: se avete le mani grandi e impugnate a coltello, potreste ritrovarvi la giuntura tra uncinetto e cavetto nel palmo della mano e potreste trovarla decisamente scomoda.
Detto questo, e rimandandovi al precedente post sull’anatomia dell’uncinetto, resta sempre valido il consiglio di provare uncinetti diversi da quelli che vedete usare dall’insegnante durante il corso.
Io, personalmente, porto sempre con me uncinetti di materiali e punte diverse, per permettere alle allieve di sperimentare senza spendere denaro ma, in caso, valutate l’acquisto di un uncinetto in alluminio, uno di bambù, uno di legno e uno di resina (come i Denise o come i Trendz) per scoprire quale sia il vostro materiale d’elezione (che poi vi capiterà comunque di poter essere costretti/e a cambiare, cambiando il tipo di fibra con cui lo userete).
Vi consiglio anche questo post sul perché è bene non perdere l’uncinetto col quale state lavorando e sostituirlo con un altro.
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