L'esperta risponde

L’esperta risponde. Quali ferri circolari per una principante

Il set sampler di Knit Pro
Scritto da Alice Twain

Valeria ci ha detto: «Devo acquistare per la prima volta ferri circolari. Ho visto dei kit, ma 48 euro da spendere per una principiante di ferri circolari è troppo».

Il set Sampler Combo di Knitpro

Il set Sampler Combo di Knitpro permette di provare i vari materiali in cui sono costruite le punte, costa circa 16 euro.

I kit da 48 euro a cui fai riferimento sono, credo, quelli di KnitPro, composti da 3 cavi e 8 coppie di punte. La stessa casa produce dei kit “ridotti” composti solo da 3 punte (4, 5 e 6) e 3 cavi (60, 80 e 100 cm) che costano solo 20 euro. Complessivamente equivalgono a 9 ferri circolari di qualità dal valore commerciale di 5 euro circa (per ferri di pari qualità, ovviamente) che, se presi singolarmente, ti costerebbero circa 45 euro (quindi più del doppio). Più o meno lo stesso vale per il kit maggiore che equivale a 24 ferri pari a un valore commerciale di 120 euro. Va detto tuttavia che per le loro caratteristiche i ferri KnitPro non possono produrre in questa configurazione il ferro da 40 cm, che richiede l’acquisto separato di un cavo corto e di coppie di punte accorciate speciali da usare con questo cavo.

La custodia in seta e cotone di Hiya Hiya

La custodia in seta e cotone di Hiya Hiya

Se vuoi fare un affare vero, comprati invece il kit Hiya Hiya “punte sottili” (disponibile in metallo e bambù, con punte lunghe 4″ e 5″ e, per il metallo, con punte regolari o “Sharp”). Costa 60 euro ma comprende 4 cavi (40, 60, 80 e 100 cm) e 7 punte (2,75, 3,25, 3,50, 3,75, 4, 4,5 e 5 mm), non richiede l’acquisto separato di punte speciali (se scegli la soluzione con punte da 4″ avrai anche il ferro lungo 40 cm, se scegli la soluzione con punte da 5 pollici avrai un ferro lungo 45 cm, comunque utile per eseguire cappelli e colli). Complessivamente, questo kit equivale a ben 28 diversi ferri circolari, ipotizzando quindi un valore di 5 euro per ferro, il kit Hiya Hiya equivale a 140 euro di materiale, che diventano 160 se compri separatamente le punte da 3 mm (costo delle sole punte circa 5 euro). Ottimi anche i ferri ChiaoGoo, con caratteristiche tutto sommato simili a Hiya Hiya e che solo da poco sono sbarcati sul territorio nazionale. E ottimo il set KnitPro Trendz “Starter” (disponibile solo in legno e in un materiale plastico adatto più o meno solo alle lavorazioni a pizzo) con punte fino ai 6 mm (il tetto massimo, a mio avviso, per una lavorazione agevole con questi ferri), ma che richiede comunque l’aggiunta di cavo e punte corte per il ferro da 40 cm.

Robusti e flessibili, i cavi Denise

Robusti e flessibili, i cavi Denise

Inoltre, il kit completo KnitPro comprende le punte di calibro maggiore che non solo potresti usare molto di rado ma che, soprattutto, in questa formula sono molto scomode da usare perché il cavo dei kit è troppo sottile e flessibile per rendere la lavorazione con queste punte agevole (il cavo si affloscia e rende pressoché impossibile far scorrere le maglie). Quindi nel kit KnitPro ci sono i ferri da 7, 8, 9 e 10 mm che praticamente non userai mai, il kit Hiya Hiya ha anche punte più piccole (il kit Knit Pro si ferma a 3,5 mm, a parte puoi comprare 3,25 e 3), ma il diametro massimo è di 5 mm.  Per i calibri più grandi consiglio il kit Denise. I cavi Denise, infatti, sono più grossi e sostenuti: reggono meglio il lavoro e facilitano la lavorazione dei filati più spessi.

Se hai dubbi e problemi relativi alla lavorazione a maglia o all’uncinetto, scrivi alla redazione e chiedi alle nostre esperte, cercheremo di pubblicare le risposte quanto prima possibile.

L'autrice

Alice Twain

Lavoro a maglia da diversi anni, tengo corsi di livello avanzato e su tecniche peculiari, disegno modelli, sono tra le fondatrici del gruppo stitch and bitch Milano (ci trovate su http://maglia.blogspot.com/). Ho scritto il manuale minimo di maglia "Ai ferri corti", il mio blog personale è http://ferricorti.wordpress.com/.

10 commenti

  • In realtà non è del tutto vero.

    Sul sito italiano di Lane e co ci sono in vendita dei ferri Chiao goo fissi, sia i bamboo che i red lace.

    • Era vero al momento in cui scrissi l’articolo che, come vedi, è stato corretto dato che i kit (e non solo i fissi) ChiaoGoo sono ora disponibili anche presso Unfilodi.

  • Io coi knitpro ci lavoro bene anche coi calibri 7 e 8, anche col cavo così sottile. Solo con uno scialle enorme ho avuto qualche difficoltà, ma temo sia stato a causa del peso (1500g, l’ho detto che è enorme?) e della mia inesperienza. In seguito mi sono fatta un maglione con le punte 8 ed è andato via liscio senza alcun problema. (e anche qui come peso non scherziamo, che sono una taglia forte e di lana ce ne va tanta).

  • Ciao a tutti, ho scoperto da poco il lavoro con i ferri circolari e..mi si è aperto un mondo, lo adoro! Stavo pensando anch’io di acquistare un kit e sono indecisa tra il kit della Chiagoo (che comprende le misure di ferri sia small che large) o quello della HiyaHiya. Vorrei però capire che cosa sono le punte “Sharp”…ho letto che sono delle punte aguzze ma per cosa servono? e Perché preferirle alle punte normali? Grazie mille. Irene

    • Tra ChiaoGoo (tra poco la recensione qui) e Hiya Hiya io preferisco Hiya Hiya per il cavo più leggero e flessibile e per il fatto che in qualsiasi combinazione si può ottenere il ferro da 40 o 46 cm, per me essenziale. Il cavo ChiaoGoo Red è pesante e può stancare di più perché ha un’anima metallica. Questo lo rende anche molto più resistente e, effettivamente, ci si possono fare lavori con le punte grandi, IMHO molto scomode per tutti gli altri kit a parte Denise. Non mi piace molto, invece, l’aggancio delle punte (a vite ma con una vita corta).
      Sulle punte leggi questo nostro vecchio articolo https://www.maglia-uncinetto.it/2012/scegliere-i-ferri-dalla-punta/. I Red Lacce di ChiaoGoo hanno una punta intermedia, meno affilata di quanto piaccia me per il pizzo ma troppo per le lavorazioni genriche, ma in questo caso la mia è una valutazione squisitamente personale e non oggettiva.

  • Ciao, innanzitutto grazie di questo blog: è davvero utile. Riprendo questo post perché sono una principiante nell’uso dei circolari (ho realizzato invece parecchi progetti con quelli dritti) e sto per acquistare un set di ferri circolari Hiya Hiya, grazie alle considerazioni fatte in questo blog e anche a delle recensioni in lingua inglese che ho letto in giro. Ho ancora però qualche dubbio su quale dei set acquistare. Premetto che fra i miei progetti ci sono soprattutto maglioni top-down, cappelli e colli. Tutto con oco “pizzo”, per il momento. Allora:

    – Sono indecisa fra le punte “Sharp” oppure le “Steel”. Quelle più aguzze servono solo per lavorare il pizzo oppure fanno comodo anche per i lavori normali? … o non ho capito bene e la differenza è tutt’altra?

    – E inoltre, ho dei dubbi anche sulla differenza nell’uso fra punte da 12cm oppure da 10cm. Da quanto ho potuto leggere in giro quelle da 12cm vanno bene a chi ha le mani più robuste.. (le mie non lo sono, anzi), ma mi chiedo oltre a questo come incide le lunghezza delle punte sui lavori che si vogliono realizzare. Per un lavoro più piccolo come un cappello è meglio usare quelle da 10cm e per un maglione quelle da 12cm o non c’entra niente?

    GRAZIE infinite

    • Due domande interessanti. Alla prima di direi di optare per punte Steel, sono meno affilate ma non certo “tozze”. Se proprio vuoi sperimentare, comprati una coppia di punte “Sharp” da 4 mm. Sulla lunghezza delle puhnte mi sa che dovrò scrivere qualcosa, dato che è veramente una cosa che viene chiesta spesso. Dalla mia parte posso affermare che la grandezza delle mani conta come i cavoli a merenda. La cosa essenziale è come tu impugni il ferro. Tenednzialmente, se lavori stringendo il ferro solo tra le dita (presa di precisione) allora non avrai problemi a usare anche le punte più corte, se invece tendi ad avere una presa più ferma che coinvolge l’interezza della mano (io per esempio manovro molto appoggiando il ferro sul “sesto dito”, cioè su quel cuscinetto carnoso del palmo che fa da secondo dito opponibile nella presa di forza) ti occorrerà una punta più lunga. Nel primo caso, tuttavia, sarai perfettamente a tuo agio con punte relativamente corte anche se tu avessi le mani di Gianni Morandi!

      • Grazie mille, sei stata gentile e precisa. Opterò per le punte Steel e rifletterò ancora un’attimo sulla lunghezza, ma credo proverò con quelle più corte.

        p.s Essendo nata e cresciuta in Spagna il fenomeno delle mani di Gianni Morandi mi era sfuggito, ma ora che le ho viste.. niente tornerà più come prima!

  • Ciao!
    Sono approdata al magico mondo dei circolari per puro sbaglio (non mi ricordavo la chiusura al tubolare…). Leggendo i blog ho provato a lavorare con dei circolari fissi che avevo acquistato per fare dei bei “colloni” caldi ed ho scoperto che la mia cervicale non ulula dopo 10 minuti.
    Avevo intenzione di acquistare un kit hiya hiya per provare con calzini e guanti e il traforato, ma sono indecisa in quanto abituata a lavorare con lane abbastanza grosse anche perché lavoro molto stretto.
    Vorrei un tuo spassionato parere: hiya hiya + denise, il ChiaoGoo completo, solo denise…
    Ti ringrazio molto, anche perché mi stai aiutando molto nella scoperta di questa tecnica.
    Ciao
    Claudia

    • Ciao Claudia, e grazie dell’intervento. Sulla scelta del kit siamo costrette a dirti che sta a te decidere qualche marchio acquistare. Noi abbiamo dato indicazioni generali, ma poi dovrai necessariamente essere tu a decidere quale acquistare in base a quanto abbiamoscritto ae alle tue propensioni. Un’altra cosa da dirti è che i calzini non si fanno con i circolari. Per meglio dire, si possono lavorare con un circolare lungo e il la lavorazione magidc loop o con due circolari o ancora con un circolare extracorto (vanno comunque chiuse con uno dei metodi citati sopra), ma tendenzialmente lo strumento di gran lunga più comodo per fare le piccole circonferenze è il gioco di ferri. Puoi leggere in proposito questo altro nostro articolo: https://www.maglia-uncinetto.it/2014/e-le-maniche-come-le-faccio/
      Un suggerimento che invece vorrei personalmente darti (e qui parlo a nome mio e non della redazione tutta) è quello di sperimentare con i filati sottili. A pelle il tuo problema di lavorazione stretta potrebbe infatti dipendere proprio dal fatto che lavorando filati grossi sei costretta a fare movimenti esagerati e quindi a sforzare di più il lavoro, mentre i filati sottili permettono di lavorare con una notevole economia di movimento rendendo il lavoro più spedito e rilassato, quindi più morbido anche nella tensione.

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