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Regali di Natale ispirati alla I guerra mondiale

Corso di maglia per la Prima guerra mondiale
Scritto da Alice Twain
La Prima guerra mondiale è finita esattamente 100 anni fa, per ricordarla ci sono molti modi, compreso quello di lavorare un modello ispirato a quelli che venivano creati per il comfort dei soldati al fronte o negli ospedali.
Copertina di spartito di una canzone

“Chi lavora a maglia per me” si chiede il soldato di questa canzone

Il 4 novembre per l’Italia, l’11 per Germania, Francia, America, e Inghilterra finiva la Prima guerra mondiale. Un evento catastrofico, tellurico, devastante. Una guerra come non si era mai vista prima e che ha comportato un numero di morti inaudito, sia civili che militari. Fu una guerra che coinvolse le popolazioni di tutto il mondo, non solo i militari ma anche i civili, le famiglie mobilitate in massa. Tra le molte cose, assieme al lavoro nelle fabbriche da parte delle donne (in sostituzione degli uomini al fronte) o all’acquisto dei buoni di guerra, c’era anche la produzione su base volontaria di capi cuciti, a maglia o all’uncinetto per le truppe al fronte o per i soldati feriti negli ospedali.

La gran parte di questi modelli oggi sono disponibili in rete perché i diritti d’autore sono scaduti. Un esempio di questi modelli è offerto da questa raccolta della Croce Rossa britannica. Sono per lo più accessori dalle forme minimali, essenziali, per essere alla portata di chiunque sappia tenere i ferri in mano. Così anche la persona più inesperta (come gli allievi del corso della fotografia di apertura) poteva fare solo dopo poche lezioni. Ma le loro forme così minimali li rendono spesso regali ancora oggi praticabili (magari non lo scaldapanza di pagina 20). Bastano ferri sottili ma non troppo e un etto di lana, per esempio, per fare un paio di calzini senza tallone.

Guanti facili su due o quattro ferri

Scaldapolsi facili a due o quattro ferri

Cliccate sull’immagine per leggere il modello in inglese

Se non sapete leggere l’inglese, invece, ecco un modello facilissimo di guanti senza dita della Croce Rossa americana, perfetti da regalare a chiunque, magari aggiornando il filato. Non scordate, infatti, che gli uomini di un secolo fa erano più minuti. Lavorando con i ferri indicati i questo modello e un filato sottile come Malabrigo Sock otterrete degli scaldamani da donna. Per degli scaldamani da uomo avviate lo stesso numero di maglie ma lavorando con ferri 3,25 o 3,5 e usate un filato più corposo come Tosh Sport o come (meno morbido ma più sobrio) Cascade 220 Sport.

Se volete ancora altri modelli ispirati alla Prima guerra mondiale, vi invitiamo anche ad andare a rileggere la nostra recensione di Centenary Stitches.

Scaldapolsi n. 1

1/2 matassa di lana (circa 50 grammi), 1 coppia di ferri della Croce Rossa n. 2 (2,75).

Avviate 48 maglie, lavorate 2 diritti e 2 rovesci per 12 pollici (circa 30 cm), poi cucite lasciando un’apertura da 2 pollici (5 cm) a 2 pollici (5 cm) dalla fine.

Scaldapolsi n. 2

1/2 matassa di lana (circa 50 grammi), 1 coppia di ferri della Croce Rossa n. 1 (2,25).

Avviate 52 maglie su 3 ferri: 16-16-20. Lavorate 2 diritti, 2 rovesci per 8 pollici (20 cm). Per creare l’apertura per il pollice lavorate a coste fino alla fine del terzo ferro, quindi girate e lavorate a coste all’indietro fino al primo ferro e girate di nuovo, sempre passando la prima maglia. Continuate a lavorare avanti e indietro per 2 pollici. Da questo punto proseguite come all’inizio per 4 pollici (10 cm) per la mano. Intrecciate morbidamente e orlate l’apertura del pollice a punto festone.

L'autrice

Alice Twain

Lavoro a maglia da diversi anni, tengo corsi di livello avanzato e su tecniche peculiari, disegno modelli, sono tra le fondatrici del gruppo stitch and bitch Milano (ci trovate su http://maglia.blogspot.com/). Ho scritto il manuale minimo di maglia "Ai ferri corti", il mio blog personale è http://ferricorti.wordpress.com/.

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