Il dahu è un animale leggendario molto conosciuto dalle popolazioni delle aree montane europee, dalle Alpi ai Pirenei. Il poveretto ha gli arti asimmetrici, più lunghi su un lato per meglio adattarsi alle pareti scoscese; ne possiamo incontrare due razze distinte: il dahu destrogiro che ha le due zampe di destra più corte, e può quindi camminare solo in senso orario, e quello levogiro, che al contrario ha le zampe di sinistra più corte e cammina in senso antiorario.
Ma Dahù è anche il nome di un bel filato Sesia. Si presenta come uno stoppino piuttosto sottile (230 metri per 50 grammi), ed è la versione fingering di un altro filato Sesia con caratteristiche simili, Bunny. Lo troviamo in ben 11 colori, per la gran parte toni caldi ed autunnali. La tintura non si presenta omogenea, anzi si potrebbe definire un “maltinto”. Questo è uno dei suoi pregi, insieme alla resa eccezionale: con soli quattro gomitoli ho realizzato un cardigan per me!
Lo consiglio per capi femminili, e lo trovo particolarmente adatto alla costruzione top down, visto il buon drappeggio e il fatto che il campione non ha in pratica mostrato variazioni al lavaggio.
Il campione, realizzato con ferri 2,75, ha una tensione nella maglia rasata di 22 maglie in 10 cm. Al lavaggio non ho apprezzato variazioni nella tensione, se non di mezza maglia. Dahù gonfia leggermente con il lavaggio, compattandosi e sviluppando una leggera peluria. Le trecce e le coste restano ben rilevate. Il traforo è definito, ma avrebbe giovato di ferri più grandi.
Ho usato Dahù anche per una stola all’uncinetto e ho lavorato molto piacevolmente.
Lo stoppino naturalmente non si apre, ed il lavoro è risultato compatto ma elastico.
Siccome nessuno è perfetto, Dahù ha una certa tendenza a fare pallini nei punti di sfregamento.
Dahù Sesia lo trovate qui ad un prezzo di 3,95 al gomitolo.
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