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Un filato che non faccia pallini

Prillini su un lavoro a maglia
Prillini o pallini sul tessuto o sul lavoro a maglia: cosa sono e come evitarli.
Prillini su un lavoro a maglia
Prillini su un lavoro a maglia

Capita spesso che il filato scelto per un progetto finisca per non piacerci perché fa molti pallini (prillini, o come preferite chiamarli). Ma si tratta veramente di un difetto?

Cosa sono i pallini?

I prillini sono un prodotto “naturale” della frizione sulle fibre animali molto sottili e leggere. Essenzialmente, la lana o il cashmere hanno una leggera peluria superficiale che resta rilevata sul filato. Questa peluria è quella che dà a parecchi filati una mano particolarmente morbida e piena e che li rende così caldi. Tuttavia, le fibre animali hanno una superficie squamosa che se da un lato le rende così facili da filare, dall’altro lato le rende prone all’infeltrimento. Questa superficie così scabra (che noi non percepiamo perché si tratta di scaglie assolutamente microscopiche), sottoposta alla naturale frizione prodotta adll’uso del capo, tende a far raggrumare le fibre che si sollevano dal lavoro e a far creare loro dei pallini.

La presenza di questi pallini è quindi totalmente naturale. Quanto più una fibra è fine e delicata, tanto più i pallini saranno numerosi. Una presenza di pallini in numero eccessivo o la tendenza di questi pallini a staccarsi da soli dalla superficie può essere indicazione della presenza di fibre corte e spezzate, quindi di una bassa qualità del filato, ma di per sé la presenza di qualche pallino sul capo è indicazione solo del fatto che il filato è in fibra naturale e morbida.

Quali filati non producono pallini

Come detto, le fibre animali tendono a fare pallini. I filati sintetici, artificiali o vegetali tendono a non produrre pallini (o a produrne molto pochi, come avviene ad alcuni cotoni). Stante la nostra avversione per i materiali sintetici, un’alternativa interessante per un capo che non produca molti pallini è l’uso di fibre artificiali calde come la soy silk o filati di cotone caldo e da mezza stagione.

Anche i filati trattati superwash possono fare pochi pallini. Questo perché i trattamenti che subiscono da un lato lisciano la superficie della fibra eliminando le squame, inoltre il trattamento al silicone elimina la peluria naturale del filato. Tuttavia, la surfattazione al silicone tende a esaurirsi con il tempo e con i lavaggi, quindi arriva fatalmente il momento in cui anche i filati più trattati iniziano a fare prillini. Infine, questi filati sono spesso lavorati con lana Merino proveniente da Australia o Nuova Zelanda quindi, quasi sicuramente per l’Australia e in alcuni casi per la Nuova Zelanda, da pecore che hanno subito il mulesing.

Infine, le lane secche come la Shetland scozzese o la Lopi islandese non producono pallini. Pur essendo lane pure, infatti, la loro fibra ha caratteristiche totalmente diverse da quella della Merino e quindi è meno prona a fare pallini. Va detto che queste lane non piacciono a tutti, per alcuni sono lane troppo secche e ruvide (anche se questa ruvidezza tende ad attenuarsi notevolmente con i lavaggi, se eseguiti con solo sapone di Marsiglia e senza prodotti surfattanti, fino a sparire del tutto per la Shetland).

Come rimuovere i prillini?

Diversi strumenti per rimuovere i pallini
Diversi strumenti per rimuovere i pallini

Se il vostro maglione preferito ha fatto prillini, esistono diversi metodi per rimuoverli. Un rasoio di sicurezza (il classico usa-e-getta) li rade via, idem un rasoio elettrico. Una spugna abrasiva rigida, del tipo usato anche per eliminare le callosità dai piedi, un pezzo di pietra pomice o una sweater stone apposita, strofinati sul capo, faranno lo stesso. In commercio potete trovare dei pettini speciali, anziché i denti hanno una lamina leggermente abrasiva che potete usare sulla superficie del capo. Tuttavia, personalmente, trovo che un apparecchietto “toglipallini” (lint remover) a batteria sia lo strumento più efficace e rapido per eliminarli dalla superficie dei capi.

Notizie sull'autore

Alice Twain

Lavoro a maglia da diversi anni, tengo corsi di livello avanzato e su tecniche peculiari, disegno modelli, sono tra le fondatrici del gruppo stitch and bitch Milano (ci trovate su Blogspot). Ho scritto il manuale minimo di maglia "Ai ferri corti", il mio blog personale è Ferricorti.

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