Anche noi amanti del lavoro a maglia dovremmo prendere esempio e fare una lista di buoni propositi!
Adoro gennaio, con quel suo entusiasmo di nuovo inizio, quella sua voglia di rincominciare daccapo e meglio e quel suo “dadomanisonoadieta”.
Di buoni propositi in generale potremmo parlare fino a dopodomani… comprare meno filati, comprare più filati, liberarsi dei filati vecchi e sgraditi, comprare un nuovo set di ferri/marcapunti/borse da lavoro… ma oggi noi restringeremo il campo e parleremo dei progetti da fare assolutamente nel corso dell’anno.
Certo, perché tutte noi, segretamente, abbiamo una lista dei capi da fare in testa e la culliamo e la coccoliamo perché è il nostro tesssoro. Ma è ora di uscire allo scoperto perché, come tutti i buoni propositi, probabilmente non ne realizzeremo nemmeno uno, di questi capi dei sogni. Ma è giusto così, va benissimo, lo faremo di sicuro il prossimo anno! Perché sono (e per molte di noi restano) i capi dei sogni.
Questa è la mia lista personale, ma sono sicura che assomiglia a quella di parecchie di voi. Andiamo a incominciare.
Prima di tutto mi voglio fare una di quelle bellissime giaccone lunghe, un po’ larghe e super confortevoli. Con un sacco di trecce e di lavorazioni complicate.
Nella mia “queue” su Ravelry Rowe di Michele Wang c’è da quando è uscita.
Cosa trovare di meglio di questo giacchettone nel quale avvolgersi nelle lunghe serate invernali e da sfoggiare come capospalla in primavera? Sarà perfetta sui jeans e sui pantaloni sportivi, ma anche sopra a un vestitino a fiori indossato con degli anfibi.
Questo capo non rappresenta un lavoro né facile né veloce, ma indubbiamente vi darà una grandissima soddisfazione e alla fine lo porterete con soddisfazione e orgoglio.
Un altro traguardo che vorrei raggiungere è quello di lavorare un superscialle. Cosa sono i superscialli? Sono l’apoteosi dello scialle: pieni di pizzi complicatissimi e intricati, realizzati con filati sottilissimi e pregiati. E magari arricchiti da perline.
Quindi un lavoro lungo, complicato e magari anche noioso, ma che ci ripaga con uno scialle da far girare più di una testa (la nostra compresa!).
Manca qualcosa della lista allo scialle Danse Macabre di Boo Knits? Direi proprio di no! È uno degli scialli più belli che io abbia mai visto. E io ne ho visti tanti.
Non è banale, ha un pizzo meraviglioso, ci si possono aggiungere le perline come no, è una nuvola di preziosità e originalità. Come resistere? Lo indosserei anche con i jeans, tanto mi piace.
Continuiamo con un altro progetto ambizioso: l’abito.
Ma non un semplice e banalissimo abito a maglia rasata che, seppur portabile, è già una sfida per la lunghezza del lavoro. NO, noi vogliamo esagerare, volgiamo che sia affascinante e originale… scartiamo le trecce, sono belle ma noi vogliamo qualcosa di più, magari quei bei punti giapponesi? No, ancora di più… trovato! Un abito in pizzo, magari da fare con un filato che contenga un po’ di seta, da indossare per le festività invernali (alzeremo un po’ il riscaldamento) o durante tutta l’estate, per l’invidia delle amiche.
Ed ecco che il White Karin di Lacelegance rappresenta la perfezione! In pizzo, molto moderno, con le manichine. Si sa, la manichina piace (e dona) a tutte.
Basta davvero una cinturina e dei sandali bassi e saremo pronte per qualunque occasione estiva. E se lo realizzeremo magari un po’ più lungo e in nero, lo potremo sfoggiare con una sottoveste color cipria ed essere assolutamente perfette per le occasioni mondane. Voilà!
Proseguendo con la nostra carrellata, a chi non piacciono le calze?
Ma diciamolo, che siamo un po’ stufe delle “solite” calze… le abbiamo fatte a colori, con gli intrecci più strani, con tutti i tipi di talloni, partendo dall’alto e dal basso… insomma, però alla fine le facciamo quasi sempre per indossarle con i pantaloni.
E se osassimo qualcosa di più? Qualcosa non solo di pizzo, ma anche di dimensioni diverse? E anche, magari, un po’ sexy? Come dite? La ricerca è difficile? E invece… eccole qua! Le Lace Stockings di Mari Muinonen / tikru. Ma quanto mi piacciono! Vi sfido a dire che non sono belle. Certo, lavorarle vi farà perdere l’uso dei bulbi oculari, ma che importa, se alla fine otterrete questo risultato?
E il marito impazzisce, garantito.
E parlando di mariti (o compagni, o fidanzati), già che siamo in argomento, perché non fare qualcosa anche per lui? Certo deve essere stato davvero MOLTO bravo: deve avervi comprato un solitario da 2 carati, come minimo. Oppure deve cucinare solo lui per un anno. O ancora deve avervi portato alle Fiji per quindi gironi.
Già, perché, voi lo sapete, io sono assolutamente contraria a sferruzzare qualcosa che non sia per noi stesse! Ma per un uomo del genere potremmo anche pensare di imbarcarci in una lavorazione di un Timberline di Jared Flood per dimostrare tutto il nostro ammmore.
E poi, a LUI starebbe bene come al modello, sarebbe davvero bellissimo. E starebbe al caldo, che si lamenta sempre del mal di schiena e poi va in giro con quei maglioncini striminziti da negozio. NO. LUI si merita qualcosa di stiloso, di moderno, di caldo e raffinato. E allora facciamoglielo! Con un sacco di trecce originali e insolite.
Chissà che poi il solitario non arrivi veramente…
Scrivi un commento