Abbiamo già accennato, in un post precedente, al perché, specie quando si tratta di punti come la maglia alta, non sempre la nostra tensione verticale combacia con quella indicata nel modello che vogliamo seguire.
Torniamo ora sul discorso per approfondirlo e ampliarlo. Esistono alcuni filati che danno ottimi risultati con la maglia e pessimi con l’uncinetto, e viceversa. Questo dipende dalla natura delle due tecniche, possiamo grossolanamente dire che nell’uncinetto il filato viene avvolto su sé stesso, durante l’esecuzione del punto, e questo rischia di soffocarlo. Solitamente, se il filato non mi dà buoni risultati con l’uncinetto, non lo uso. A volte però mi incaponisco e cerco una soluzione che mi permetta di utilizzarlo.
- Scegliere un uncinetto più grande per permettere al filato di espandersi e gonfiarsi, cosa che solitamente consiglio quando si ha di fronte della mohair, non è sempre possibile, a volte si ottengono semplicemente dei risultati che sembrano semplicemente pieni di buchi.
- Nel caso delle maglie alte, ricorro a quelli che Anita Pittoni chiamava “punti alti leggeri”, ossia maglie alte lavorate molto morbide e con la gestione del punto tipica delle lifters.
In questo modo, la maglia alta si trasforma quasi in una nocciolina, le lunghe gettate vengono chiuse sopra, lasciando il filo libero di gonfiarsi, dal momento che solo verso l’alto viene avvolto dai 2 gettati consecutivi (il famoso “getto e chiudo 2” 2 volte, che servono per chiudere la maglia alta).
Punti alti leggeri: un sintetico tutorial fotografico
Nella prima immagine, è stato fatto un gettato, l’uncinetto è entrato nel punto, è stato gettato il filo e l’uncinetto è uscito dal punto. Vedete che l’uncinetto è praticamente attaccato al progetto sottostante.
A questo punto, il filo viene gettato e vengono chiuse insieme 2 asole, per 2 volte.
Chi esegue la maglia alta così, solitamente ottiene un punto più basso, perché l’uncinetto e il filo restano vicino al lavoro.
Nella seconda foto, l’uncinetto non è attaccato al progetto ma viene sollevato, tirando il filo fino all’altezza desiderata, solo a quel punto il filo viene gettato e vengono chiuse insieme 2 asole per 2 volte.
Il filo che è stato sollevato rimane quindi libero di gonfiarsi e non viene schiacciato.
In questo caso, ho usato un filato di Katia: Melody Jacquard, una catenella molto morbida e ben gonfia che perdeva volume avvolta nelle maglie alte non leggere, diciamo. Ho ottenuto un cappellino con delle maglie alte molto voluminose e soffici, sfruttando al meglio il filato, semplicemente cambiando modo di eseguire i punti.
In foto, un dettaglio dove sono visibili le gugliate di filo libero.
Modello gratuito di cappellino coi punti alti leggeri
Se volete sperimentare i punti alti leggeri, potete scaricare Simple as T’hat, un modello di cappellino gratuito, disponibile in italiano. Il cappellino è molto semplice e adatto alle principianti, inoltre si realizza in poche ore. Ricordatevi, quando lo scaricate, di lasciare un cuoricino su Ravelry!
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