Per quanto non sia ancora conosciuto come l’uncinetto tradizionale, l’uncinetto tunisino, in questi ultimi anni, sta tornando ad essere una tecnica piuttosto popolare. Non più relegato a borse e coperte, è anche protagonista di abiti e maglioni sia su “Interweave Crochet” che su “Inside Crochet” e gli accessori che vengono realizzati con i punti più disparati a disposizione di questa tecnica si trovano un po’ ovunque.
In italiano non c’è molto, ma ecco una breve carrellata di gruppi, modelli e tutorial.
Per quanto riguarda i videotutorial, restano ottimi e molto chiari, seppur in inglese, quelli del canale Knit Denise, realizzati dall’azienda che produce i set di uncinetti con cavo intercambiabile. In italiano sono disponibili i video di Oana Oros, che utilizza una nomenclatura dei punti a volte diversa da quella canonica, ma i cui tutorial sono chiari, seppure un po’ lunghi.
Per quanto riguarda i gruppi, si sta imponendo come imperdibile per chi ama questa tecnica o vuole approcciarvisi, il gruppo Facebook Uncinetto tunisino, questo sconosciuto, fondato e amministrato da Maria Grazia Berno che si sta dedicando a una ricerca sui punti operati al tunisino, meno noti e finora poco utilizzati, impiegandoli soprattutto per creare modelli di scialli e stole pubblicati come gratuiti o a pagamento (parzialmente su Ravelry, parzialmente tra i file del gruppo Facebook).
Piccolo momento di autopromozione, in italiano trovate anche i miei guanti lunghi senza dita.
I modelli disponibili in italiano restano comunque al momento pochi, su Ravelry se ne trovano solo 13. Più ampia, anche se non moltissimo, la scelta in altre lingue, ovviamente soprattutto in inglese.
Se volete cercare tra i modelli spiegati solo con grafici, ricordate che il tunisino ha un suo linguaggio anche per quanto riguarda i simboli corrispondenti ai singoli punti ma che, una volta appresi, vi apriranno le porte dei modelli giapponesi, le cui istruzioni sono quasi esclusivamente presentate in forma di schemi.
Qui le istruzioni per una sciarpina a punto ventaglietti, qui per un gilet in una sola taglia senza sagomature, qui per delle pantofoline e qui per una sciarpina a più colori e qui per un cuscino modulare.
La natura molto regolare del punto tunisino tradizionale, che crea una griglia di quadrati, lo rende molto adatto ad essere una base per il ricamo a punto croce, come possiamo vedere in questo modello di Alexandra Lockart pubblicato su “Interweave Crochet”.
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