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Ýrúrarí: i maglioni riciclati con gli hot dog

La giovane artista islandese Ýrúrarí usa la maglia per parlarci di sostenibilità, consumi, alimentazione e isolamento in tempo di Covid. Guarda i suoi lavori unici.
Ýrúrarí è una giovane designer e artista islandese che usa il lavoro a maglia per le sue creazioni, maglioni e accessori stralunati e pieni di senso dell’umorismo.
Non lavorerei una cosa del genere, Ýrúrarí
Lavoreresti ai ferri una cosa del genere? Se lo chiede in questa serie l’artista Ýrúrarí

Tu lo lavoreresti a maglia un capo come quello qui accanto? I maglioni di Ýrúrarí sono stralunati, brutti perfino, ma molto divertenti. Questa giovane designer e artista, infatti crea capi perfettamente indossabili ma anche accessori e oggetti per la casa usando come suo principale mezzo la maglia (a mano e a macchina), ma il suo obiettivo non è realizzare capi belli ed eleganti, bensì mettere in discussione lo stile di vita moderno.

Piccole crescite come spine dalle maniche di questo maglione
Maglione di seconda mano modificato con maniche che ricordano pali di cactus

Ýr Jóhannsdóttir è nata in Islanda, ma si è laureata in design tessile all’università di Glasgow in Scozia. Il suo lavoro, per cui usa la maglia (a mano e a macchina), produce oggetti per lo più indossabili che illustrano il lato divertente, comico, satirico della vita quotidiana. In particolare, Ýrúrarí da anni lavora sull’importanza della sostenibilità. Per esempio nel suo più recente progetto “Sweater sauce” l’artista si interroga sulle nostre assurde abitudini di consumo dei capi di abbigliamento. I suoi capi unici sono infatti prodotti sfruttando il filato recuperato da indumenti di seconda mano. E sono apprezzati anche dalle star come Erykah Badu.

Ironia e lavoro ai ferri

Piccoli quadretti a maglia
Rosso e blu donano questi piccoli lavori da appendere in casa

Una chiave di lettura essenziale delle opere di Ýrúrarí è sicuramente l’ironia. I sui lavori, indossabili o meno che siano, vanno guardati con l’occhio del divertimento, del comico, anche della satira di costume, e dello sguardo attento all’attualità. È il caso della sua serie di mascherine, lavorate nel 2020 in risposta all’avvio della pandemia di Covid-19. Queste maschere, che non hanno scopo protettivo, sono state per l’artista uno strumento per supportare l’isolamento. “Le vedo come oggetti spontanei creati in circostanze strane“, dice di loro l’autrice.

Maglione con hot dog e salsa
Hot dog e salsa spuntano dalle maniche di questo maglione – Foto di Gunnlöð Jóna

Un altro tema di Ýrúrarí è il consumo: consumo di cibo-spazzatura, ma anche consumo di indumenti che vengono indossati e gettati. La sua serie “Sweater Sauce” è realizzata in collaborazione con la Croce Rossa. I capi scartati si guadagnano una nuova vita e un completo makeover! Il processo implica l’uso di varie tecniche tessili per applicare sul capo decorazioni ispirate alle salse, dato che la maggior parte di questi capi sono stati scartati per macchie di cibo. Il primo capitolo di questi progetto è stato mostrato al Design March nel giugno 2020 e ha ricevuto la nominato per l’Icelandic Design awards 2020.

Dove trovare questi capi

I lavori di Ýrúrarí sono capi unici realizzati a partire da materiali di seconda mano. Questi pezzi unici sono acquistabili tramite il sito dell’artista a prezzi che vanno da 400 a 1500 dollari. Sullo stesso sito è possibile acquistare a soli 12 dollari la Digital Sleik zine con tutte le istruzioni per lavorare le bocche dette “sleik” che Ýrúrarí usa spesso nei suoi capi. Così potrai realizzare tu stessa un capo in stile Ýrúrarí.

Notizie sull'autore

Alice Twain

Lavoro a maglia da diversi anni, tengo corsi di livello avanzato e su tecniche peculiari, disegno modelli, sono tra le fondatrici del gruppo stitch and bitch Milano (ci trovate su Blogspot). Ho scritto il manuale minimo di maglia "Ai ferri corti", il mio blog personale è Ferricorti.

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