Abbiamo chiesto a un ospite speciale di consigliarci, con un’ottica maschile, alcuni modelli da uomo da realizzare e donare: capi da uomo scelti da un uomo. Questo ospite è Francesco Rosa.

Carissim@! Il Natale si avvicina inesorabile come ogni anno, e voi, come me e come giusto che sia, vi ponete la fatidica domanda: “Cosa regalo a Mr. X quest’anno?”. Vorrete mica regalare il solito portafogli? Un orologio? Una moderna musicassetta? Quei regali che suscitano un sospirato “Meh”, seguito da scuotimento di capo, e che solo da pochissimi buongustai verranno apprezzati. Io so benissimo che voi che mi leggete, state pensando: “Finalmente è arrivato novembre e posso iniziare a lavorare qualche bel regalo a maglia”. Be’, volate basso, magari riuscirete a finirne uno, massimo due, se vi mettete di buzzo buono, delegate la pulizia della casa, le spese e vi concedete giusto il tempo per stapparvi una gazzosa. Quindi tanto vale scegliere bene il modello, impegnarsi a fondo e sbalordire il diretto interessato grazie alle vostre abili mani. E qui entro in gioco io, con una breve ma efficace rassegna dei modelli che ritengo possano piacere all’uomo medio… medio ma non troppo, dai. Ciò non vi impedisce di scartabellare lo scartabellabile sul tanto amato Ravelry, che per chi ancora non lo conoscesse (scherziamo?) è una piattaforma online dove potete trovare oltre 250000 modelli tra maglia, uncinetto e telaio.

Dall’alto della mia esperienza da magliuomo, vi propongo di seguito cinque modelli che ritengo essere, piacevoli da lavorare, comodi da indossare e esteticamente maschili o pseudo-tali. Ho deciso di puntare su designer uomini, ormai più che ben conosciuti, non perché esistano solo loro, ma perché i modelli che propongono sono il “top del top”, per citare personaggi improbabili; oltre ad essere semplici, di buon gusto e alla portata dei più. E per accontentare tutti, ma proprio tutti, mi sono sentito magnanimo e ho inserito non uno, non due, ma ben UN grande classico. Quindi dopo questa breve, brevissima introduzione, eccovi la top 5 (letto “faiv”) natalizia 2016 (letto “duemilasedici”) dei modelli a maglia in cui vi dovrete sbattere per un mese, pardon, da regalare ai vostri amati uomini.

I modelli

Bam, iniziamo con un grande classico, il maglione. Chi non ha mai ricevuto per Natale un maglione? Magari lavorato con una banale maglia rasata, e magari con una lana che di lana proprio ma neanche… Beh è ora di dire basta! È ora di farsi un giro nei migliori negozi di filati, raccattare qualche chilo di lana, e affondare i vostri ferri scalpitanti nella lavorazione di “Prismatic Dusk”, del designer italiano Dario Tubiana, altrimenti conosciuto su Ravelry ed Instagram come “rossocardinale”. Prismatic Dusk è un maglione in stile islandese con lavorazione bottom-up, con un piacevole motivo tipico, ma un utilizzo dei colori più accattivante dei soliti beigetti e grigetti, ben poco Natalizi d’altronde. Non richiede grosse competenze, ma almeno le basi per lavorare stranded, a più colori. (Suvvia, basta tenere il filo un po’ più morbido, eccheccevole?)

A seguire propongo un altro grande classico dei modelli da uomo, anche perché diciamocelo, tutto il repertorio sarà composto SPOILER ALERT dalle icone del vestiario di tutti i giorni, di certo non vi consiglio una giacca da camera, una bavaglia o una giarrettiera, no? Quindi continuiamo la nostra ricerca verso il regalo perfetto con una sciarpa. Non sono solito lavorare trecce, ma visto che due delle grandi scuole ci consigliano o trecce, o pizzo in materia di sciarpe, direi che avevo poco da ponderare. “Guilder” del designer americano Jared Flood, nonché fondatore della Brooklyn Tweed (che se non conoscete ancora, vi consiglio di andare a curiosare). Sciarpa con motivi a trecce molto interessanti, a mo’ di bassorilievo. Un modello di certo non per principianti, e soprattutto non per chi crede che per lavorare a maglia serva la tanto osannata “pazienza”.

Dopo due proposte indecenti, richiedenti una certa esperienza, puntiamo ora su qualcosa di accessibile ai più, un berretto! “Candlewick Hat”, un cappello con delle semplici trecce e parti lavorate a grana di riso, (perché diciamocelo, della maglia rasata, ce semo stufati) adatto anche a chi non è proprio un espertone. Il berretto termina con una lunga I-Cord, che, passata attraverso i gettati nell’estremità superiore, servirà a chiuderlo e a mo’ di decorazione. Il pattern è di John Brinegar, un artista della maglia che con un’esperienza più che ventennale, e con un mix di design, fotografia e maglia, riesce a dare vita a delle vere e proprie opere d’arte. È conosciuto sui social come knitboy1, vi consiglio di dare una sbirciatina al suo sito taintedwool.com dove potrete ammirare le sue creazioni e le sue scelte a mio parere sempre efficaci, dei modelli (questa volta in carne ed ossa).

Spostiamoci di genere e puntiamo su uno scialle che oramai conosceranno quasi tutti, ci sono ben 7320 progetti nella pagina del modello, non siete tentati di far salire di un pochino la cifra? Per Natale dovrà almeno essere a 8000. Sto parlando, o meglio sto scrivendo, del “Boneyard Shawl”, una delle prime (sobrie) creazioni del rivoluzionario designer americano Stephen West. Uno scialle versatile, molto semplice, che si presta a diverse possibilità di filato, da un fingering a un DK, a un bulky, e a qualsiasi altra fibra oltre che la lana. Questo modello è gratuito e con traduzione italiana.

Chiudiamo in bellezza nuovamente con un modello di Stephen West, “Ribron“. Si tratta di una sciarpa molto semplice ma con un motivo d’effetto, a cui vengono applicate delle simpatiche frange (più lunghe sono meglio è, potrete barare abbondantemente sulla lunghezza finale). Punto forte del modello è la possibilità di trasformare la sciarpa in uno scalda collo, accessorio che raramente appare nei guardaroba maschili, ma si può sempre osare l’inosabile al giorno d’oggi.

In conclusione

Passo e chiudo, aggiungendo qualche piccola perla.

• Ricordate che non dovete per forza partire da un modello e scegliere il filato di conseguenza, soprattutto per un regalo! Andate in un negozio di filati e scegliete quello che più vi piace, adattare un modello al filato che avrete scelto sarà più facile di quanto pensiate!
• Se pensate di avere poco tempo, non buttatevi in un progetto imponente come può essere il maglione islandese o addirittura uno iRlandese, soprattutto se lavorate a maglia di tanto in tanto e non andate a macchinetta! È sempre bene ridimensionarsi e mettere tutto il vostro ammmore in uno o magari due progetti più piccoli. Il pensiero è quello che conta.

Francesco Rosa, 25 anni, designer di maglieria in divenire, lavora a Parigi nella sala da thè “L’Oisive Thè”. I suoi modelli sono disponibili su Ravelry. Potete inoltre trovarlo su Instagram e su Facebook con il nome Knits From The Void.