Alzi la mano chi ha lanciato questo grido almeno una volta nella vita, magari nel bel mezzo di un complicatissimo lavoro dove è fondamentale sapere sempre a che ferro o giro si è arrivati… Per fortuna ci sono validi strumenti che vengono in nostro soccorso: i contagiri.
Uno dei più comuni è quello manuale, prodotto da molte case, come Pyrm o Clover, in due versioni: da infilare nei ferri dritti e in versione ciondolino, adatto ad essere sfruttato anche come marcapunto. Quest’ultimo tipo è quello che preferisco in assoluto: trovandoselo davanti nel bel mezzo del lavoro è praticamente impossibile dimenticarsi di girare la rotellina che aggiorna il conteggio dei giri. Con l’aiuto di poco materiale per bigiotteria è possibile modificare il contagiri da infilare sul ferro in un personalissimo contagiri da appendere.
Stesso discorso vale per i contagiri elettronici da dito, alcuni dei quali, prodotti da Knitcrate, con display illuminato da led. Il mio parere è che siano carini da un punto di vista estetico, facili da aggiornare ma, alla lunga, possano dar fastidio al dito che li indossa.
Un discorso ed un articolo a parte meritano le numerose App da smartphone o tablet, sia gratuite che a pagamento: mi limito ad elencarne alcune, come Beecount , Knit tink e, ancora, KNITT.
Se nessuno di questi strumenti vi soddisfa, allora il buon vecchio metodo “carta, penna e calamaio” (ma anche matita, eh…) non vi deluderà di certo.
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