Perché dedicarsi alla realizzazione di cappellini?
Per un cappellino basta un gomitolo, se il gomitolo non è sufficiente per un cappellino da adulti, possiamo eseguire un cappellino da bambini. Per conoscere le taglie, possiamo fare riferimento a questa tabella.
Se abbiamo due gomitoli di un filato simile per peso e composizione, possiamo optare per un cappellino a righe.
Un cappellino, quindi, è un ottimo progetto quando vogliamo ridurre le scorte di gomitoli in casa.
E il campione?
Il vantaggio di un cappellino top-down è che partendo dalla corona, una volta che abbiamo raggiunto la dimensione desiderata, la corona stessa ci farà da campione. Basterà bagnarla e aspettare che si asciughi per sapere come reagisce il filato al lavaggio.
Un cappellino ci permette di sperimentare con i punti operati
Se siete ostili ai campioni, con un cappellino top-down, una volta raggiunto il punto nel quale non dobbiamo più aumentare, possiamo lavorare un punto operato di nostra scelta e, se non ci piace il risultato o se facciamo degli errori nel tentativo di capire come fare il punto complesso che ci interessa, dovremo disfare solo pochi giri (o righe, se il cappellino è lavorato in righe di andata e ritorno). Se ci piace il lavoro, avremo un cappellino terminato e un campione pronto per un progetto più impegnativo (ovviamente, dovremo usare lo stesso filato per il cappellino e il progetto successivo).
Nessuna sindrome del secondo calzino
Il problema dei progetti che richiedono l’esecuzione di un paio di elementi è la temibile sindrome del secondo calzino (o guantino): una volta terminato il primo, prevale la noia all’idea di dover rifare lo stesso lavoro, e ci troviamo sommerse di calzini e guanti spaiati. Un cappellino, una volta terminato, è terminato. Se vogliamo farne un altro uguale, è una nostra scelta.
Che fare di tutti questi cappellini?
Possiamo indossarli, o donarli a persone che apprezzano gli accessori fatti a mano o regalarli ad associazioni che si occupano di senza fissa dimora.
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