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La Robbia: lana sarda e tintura naturale

Gomitoli La Robbia, foto dal sito dell'artigiano
Gomitoli La Robbia, foto dal sito dell’artigiano

Alla passata edizione di Fa’ la cosa giusta abbiamo incontrato Maurizio Savoldo e  scoperto il suo progetto La Robbia. Maurizio si dedica alla tintura naturale di filati locali, di pecora sarda, e di lana merino (cui sta cercando un’alternativa sul territorio italiano, per ridurre il numero di kilometri che la fibra fa per essere tinta nel suo laboratorio), cotone e seta.

Maurizio, dopo essersi laureato con una tesi sulle piante tintorie spontanee del territorio di Atzara, prende contatto con l’Associazione Tinture Naturali “Maria Elda Salice” di Milano. Nasce nel 2005 il suo laboratorio, dove, leggiamo “le preziose conoscenze degli anziani si uniscono alle ricerche scientifiche internazionali nella creazione di un bagaglio di esperienze che Savoldo decide di mettere a frutto“, per uno sviluppo sostenibile.

Selezione e taglio delle piante tinrorie, foto dal sito La Robbia
Selezione e taglio delle piante tinrorie, foto dal sito La Robbia

Al momento i filati La Robbia si presentano in 26 diverse tonalità di colore, ottenute da specie botaniche autoctone e importate, che già dai primi del ‘900 erano utilizzate sul terriortio sardo.
Alla vendita di prodotti, si affiancano corsi e seminari sulla tintura naturale, affiancati da escursioni nelle campagne locali per imparare a riconoscere e raccogliere le specie botaniche utili per la tintura.

Alla fiera, ho acquistato un gomitolo di lana sarda, proverbiale per la sua durezza al punto che l’uso principale cui viene dedicata è l’isolamento termico delle case. Ho però preferito acquistare e testare una lana così particolare rispetto alla ben nota e soffice merino (Maurizio ha onestamente ammesso, in merito, di non potermi garantire che il filato provenisse da un gregge non sottoposto a mulesing, un’altra ragione per cui sta cercando fornitori alternativi di filato).
Il filato è uno stoppino pelosetto dotato, come era prevedibile, di un’elasticità quasi nulla. Si presenta in belle torte avvolte morbidamente in colori vividi e intensi. La lana è decisamente dura e ruvida e, nel lavorarla, si trovano diverse pagliuzze: insomma, siamo davanti a un prodotto davvero rustico. Durante la lavorazione all’uncinetto il filato non tende a dividersi né attorcigliarsi.

La-Robbia-modulo

Ho eseguito un campione a maglia bassa con un uncinetto da 4,5 mm e due campioni, uno a maglia alta e un modulo incon un uncinetto da 4 mm. Ho lavato i campioni con lo shampoo e, dopo averli risciacquati, li ho lasciati a mollo per un po’ nel balsamo. La lana, dopo il lavaggio, ha perso in modo sensibile parte della propria ruvidezza, resta tuttavia un prodotto non adatto a essere indossato. I campioni non hanno cambiato dimensioni (il modulo quadrato non è stato messo in forma dopo il lavaggio, mi sono limitata ad aprirlo leggermente con le mani e a metterlo ad asciugare su una superficie orizzontale).
Potete vedere come, in tutti e tre i campioni, i punti risultino ben definiti e non ci sia traccia di pallini, nonostante il leggero alone del filato.

la-robbia-campioni

È un filato da comprare e utilizzare, o resta solo un bel souvenir? Io dico che vale la pena comprarlo, per finanziare un progetto valido, in via di espansione, e perché i colori sono davvero belli. Gli usi cui potete dedicare questo filato sono progetti per la casa e l’arredamento (cestini, tappeti, decorazioni), portamonete, guanti per lo scrubbing del corpo, spille e bijoux per capi, tappetini per animali e così via.

I prodotti del laboratorio artigianale di arti applicate La Robbia si possono comprare qui.

Fascetta del filato
Fascetta del filato, cliccate sull’immagine per ingrandirla

Notizie sull'autore

Veruska Happysloth

Veruska è una redattrice, una designer internazionale di modelli per uncinetto e una insegnante (talora di uncinetto, talora universitaria). I suoi lavori le succhiano la vita, le va benissimo così. Su Ravelry è sempre Veruska.

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