Quest’inverno possiamo sperare di non essere costretti a un’altra quarantena, ma il consiglio di uscire il meno possibile resta valido. Ecco allora modelli interessanti da lavorare, di maglioni e accessori, e che vi permetteranno di passare il tempo lavorando ai ferri.
La pandemia di Covid-19 ci costringerà a restare a casa più di quanto vorremmo. Anche se non avremo bisogno, speriamo, di un nuovo lockdown, i medici e le autorità sanitarie ci consigliano di evitare di uscire se non necessario per ridurre i rischi di infezione. Questo per noi significa anche più tempo per lavorare a maglia e all’uncinetto! Ecco, quindi, sei modelli, che comprendono maglioni, accessori per sé e per la casa, che ci faranno passare il tempo, e ce ne faranno passare molto. Per ognuno indicheremo il filato ideale per eseguirli.
I maglioni
Tsunagu di Rikiko è un maglione top down con sprone tondo dal taglio lineare e sportivo. Si lavora con ferri da 3,5 mm e il campione è di 24 maglie e 33,5 giri su 10 cm. Questo maglione, con il suo divertente sprone a due colori e con busto e maniche che ci promettono un rilassato lavoro a maglia rasata, ha anche una versione maschile/unisex, Musubu, che puoi vedere in testata. La versione originale è lavorata con Elemental Affects Cormo Fingering, un’alternativa interessante è Valley Tweed di Rowan. Le spiegazioni sono disponibili in inglese e giapponese.
Favolosamente femminile, Aura di Ginko B è un corto maglione in mohair con ampie maniche a sbuffo e una baschina arricciata. La lavorazione in mohair a un capo dona leggerezza e lo rende trasparente e suggestivo senza volgarità, ma senza compromessi in fatto di calore. Per ogni taglia, il modello è proposto in tre opzioni di vestibilità per adattarsi alla silhouette di ognuna. Se temi che il mohair a pelle possa pizzicare, prova Sensai di Ito: certo, è un filato importante, ma ne bastano sei conetti per una taglia media.
Come tutti i modelli di Joji Locatelli, anche il cappotto Winterfolk fa centro con il suo stile ispirato ai film fantasy. L’abbottonatura asimmetrica con un alamaro alla gola gli dona un drappeggio notevole, mentre il cappuccio è perfetto per i giorni più freddi. Il filato scelto per questo cappotto è Far di Woolfolk, una catenella leggera ma calda. Un effetto simile lo puoi ottenere anche con Plotulopi di Istex.
Gli accessori e la casa
Dopo i maglioni e i cappotti, ecco tre accessori, per la persona o per la casa, che richiedono tempo, attenzione e abilità per essere eseguiti al meglio.
Delicato e colmo di dettagli, lo scialle Lily-of-the-Valley-Rosea di Alla Borisova ci porta nel mondo magico del pizzo russo. Questo scialle, elegantissimo, è lavorato in cinque pannelli separati e rifinito con un ampio bordo operato e arricchito di perline di cristallo. IL filato originale è Lydia Wool di Moscow Yarn Company, di difficile reperimento in Italia. Le alternative comprendono i filati da macchina oppure la bellissima Modena di Lamana (ve ne serviranno quattro o cinque gomitoli da 25 grammi)
Le Snake Dance Thigh Highs di Disorder Knits dimostrano che le calze ai ferri possono essere anche sexy. Queste, pubblicate nel libro Anticraft, sono eseguite a ben 36 maglie e 40 ferri a maglia rasata: un esercizio di pazienza, soprattutto considerando che l’originale è lavorato in nero. Sono lavorate in un filo finissmo in lana e seta, che puoi sostituire con la lana e seta laceweight di West Yorkshire Spinners.
Per finire, se quello che desideri è metri e metri di rilassante maglia legaccio con appena quel po’ di variazione data da pochi aumenti e diminuzioni e qualche cambio di colore, Evening Mesa Blanket di Holli Yeoh è perfetta! Questa coperta riprende i motivi delle coperte tradizionali tessute dai nativi americani, e in più è facilissima da lavorare, tutta a legaccio con pochi cambi di colore. Per un lavoro così grande è necessario scegliere un filato caldo e di buona qualità ma a un prezzo contenuto, come per esempio Cascade 220 o Nepal di Drops.
Scrivi un commento