Borgo de’ Pazzi ancora una volta propone un filato innovativo ma semplice: una pura lana merino esente dai trattamenti di surfattazione che ci permette di scoprire la vera mano di questa lana pregiata.
Country Merino è il nuovo filato che Borgo de’ Pazzi ha realizzato in pura lana merino priva di trattamenti. La maggior parte della lana merino in commercio è infatti trattata contro l’infeltrimento. Si tratta del trattamento superwash: un doppio passaggio, prima in un bagno acido per chiudere le squame della fibra e poi in un surfattante siliconico che la ricopre. Borgo de’ Pazzi ha scelto di andare in controtendenza proponendo un filato in lana merino, con la morbidezza della lana merino, ma senza surfattazione.
Al primo contatto, questo filato è una disdetta. Se ti aspetti il classico filo rotondo, lucido e liscio, Country Merino non lo è. La mano del gomitolo è rustica e il filo appare secco e irregolare. Non fermatevi alla prima impressione: questo è un filato che si fa apprezzare soprattutto dopo il lavaggio. In questo modo il filo avrà modo di fiorire, riempirsi ed ammorbidirsi, formando una trama piena. Dopo il lavaggio, la mano è meno morbida rispetto a una merino trattata, ma gradevolissima sulla pelle.
Lavorato con ferri da 3,5 mm (la fascetta indica ferri 3-4), Country Merino alla mia mano rende circa 25 maglie su 10 cm, ma il filato è abbastanza duttile per arrivare a tensioni inferiori (probabilmente fino a circa 21-22 maglie su 10 cm per una lavorazione ampia e leggera). Il filo non particolarmente elastico paga un po’ pegno sulla treccia, che resta poco leggibile e piatta. La leggera “pelosettità” non aiuta la lettura del punto, ma nemmeno lo nasconde troppo. Sulle altre lavorazioni, Country Merino rende in modo ammirevole, compreso sul pizzo che nel mio campione resta un po’ compresso. Lavorato con un ferro più grosso e messo in forma in modo più severo, tuttavia, il lavoro si apre e diventa molto più delineato. Non ho campionato, per mancanza di un secondo colore, la lavorazione Fair Isle, ma la consistenza del filato mi lascia ben sperare.
Perché scegliere una merino non trattata?
I trattamenti contro l’infeltrimento denaturano la fibra. Il risultato è quello che riconosciamo come “lana merino”: un filo morbido quando non proprio molle. L’elasticità della fibra, priva del freno naturale creato dalle squame, e anzi accentuata dalla surfattazione, crea un prodotto talvolta perfino gommoso. Il risultato è una lana sicuramente impervia all’infeltrimento, ma che spesso è poco stabile. Il lavoro è difficile da mettere in forma, si allarga al lavaggio, con l’asciugatura appare tornare alle dimensioni originali, ma poi tende nuovamente ad allargarsi e allungarsi con l’uso. Insomma, sono i classici filati con cui si producono maglioni che crescono da soli. Anche con accurati campionamenti, l’instabilità del filato crea difficoltà nel centrare la taglia corretta.
C’è poi da dire che questi trattamenti possono avere un impatto importante sull’ambiente. Le sostanze usate per i trattamenti sono potenzialmente inquinanti e vanno gestite in modo corretto. Infine, i trattamenti di surfattazione possono essere irritanti per la pelle. Infatti, per quanto la lana appaia morbida alla mano, il surfattante può causare allergie e irritazioni. Pur non essendo altrettanto “liscio”, Country Merino può risultare meno irritante per le persone per cui la lana “pizzica”. Non sempre questo effetto è causato dalla lana in quanto tale. Molte persone sono sensibili ai siliconi usati. Se siete tra coloro che facilmente sviluppano irritazioni cutanee, posso consigliare di comprare un gomitolo di Country Merino, lavorare un campione e, dopo averlo lavato, mettere la pezzuola a contatto della pelle (magari sotto i vestiti) per un’ora o due, rimuovendolo immediatamente se si inizia ad avvertire irritazione.
Country Untreated Merino di Borgo de’ Pazzi
100% lana non trattata
50 grammi = 140 metri
Campione consigliato: 21 m × 29 f
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