Libri sul Fair Isle ne abbiamo? Naturalmente sì, a volontà, ma vediamone due nello specifico.
Di libri sul Fair Isle ne sono stati pubblicati tantissimi, di autori e stampo differenti. Oggi vogliamo parlarvi di un grande classico abbinato ad un testo più moderno ma altrettanto valido. Il testo classico è Traditional Fair Isle Knitting di Sheila McGregor, mentre il testo moderno è 200 Fair Isle Designs di Mary Jane Mucklestone.
Iniziamo da Traditional Fair Isle Knitting di Sheila McGregor.
Traditional Fair Isle Knitting è stato pubblicato per la prima volta nel 1981, poi ripubblicato dalla Dover nel 2003 e ora disponibile anche per Kindle. Dato che è
dedicato ad una tecnica tradizionale e antica come il Fair Isle, non lasciatevi intimorire dall’età dal testo: è sempre attualissimo. L’autrice dedica il primo capitolo del libro ad una brevissima storia della maglia sulle Isole Shetland ed in particolare ai pattern dell’Isola di Fair. A questo discorso si aggancia il secondo capitolo, incentrato proprio sulle origini dei motivi. Entrambi questi capitoli, discorsivi ma mai noiosi, sono accompagnati da fotografie e grafici esplicativi. Con il terzo capitolo si entra nella pratica, con i consigli per progettare un capo od un accessorio in stile Fair Isle. Qui troviamo una serie di ricette per realizzare maglioni, cardigan, guanti, baschi, insomma per sbizzarrirci nello sferruzzo!
Il quarto, breve capitolo discorsivo riguarda le tecniche della maglia, i materiali e gli strumenti. Ad esempio: scelta della lana, presentazione dei ferri circolari, metodo continentale, diminuzioni, tensione, steek e tanto altro ancora.
In ultimo, il quinto capitolo ci parla dell’uso del colore nel Fair Isle, con tante foto esemplificative.
Quindi un trattato sul Fair Isle e poco più?
Tutt’altro! La seconda parte di Traditional Fair Isle Knitting è costituita da ben 68 pagine di motivi Fair Isle! L’unica limitazione di questo testo è a mio avviso la scelta del bianco e nero per il notebook dei motivi, che essendo piuttosto denso risulta talvolta di difficile lettura. Va detto tuttavia che con un semplice foglio a quadretti possiamo riprodurre in autonomia i pattern, provando da noi le combinazioni di colori che più ci aggradano, oppure possiamo fare una fotocopia ingrandita, a uso personale, dello schema che ci piace, per vederlo meglio.
In generale, quindi, è un ottimo libro, consigliato sia a chi vuole saperne di più sulla storia del Fair Isle che a chi vuole cimentarsi con la tecnica.
Per un tuffo nei colori, invece, quello che ci vuole è 200 Fair Isle Designs di Mary Jane Mucklestone.
200 Fair Isle Designs vede la luce nel 2011, ed è un tripudio di colori: una vera e propria festa per gli occhi fin dalla copertina.
Le prime pagine del libro sono dedicate ad un breve discorso sulle conoscenze essenziali, ovvero tipologie di lana, ferri e accessori, tensione. Seguono poi rapidi foto-tutorial delle basi della maglia, quindi avvii, lavoro in tondo, gestione dei fili, fili flottanti, aumenti e diminuzioni, unione dei pezzi, l’immancabile steeking e la messa in forma. Interessantissima, a mio avviso, la parte dedicata ai colori ed alla scelta delle combinazioni. Concludono il capitolo introduttivo quattro importanti pagine che spiegano come progettare il nostro capo in stile Fair Isle. Appena 29 pagine di teoria, e poi dritti al succo della questione.
Il libro entra nel vivo con la Design Directory, ovvero la raccolta dei 200 motivi del titolo.
Questi vengono presentati a colori, con grafico, e soprattutto con fotografie che ne mostrano la dimensione reale. Questa naturalmente può variare in base alla lana che utilizziamo, ma la foto ci dà un’idea abbastanza precisa. Si parte dai motivi più semplici a due colori, per arrivare a quelli più complessi che risaltano al meglio se realizzati con una moltitudine di colori. In sostanza, quindi, un manuale veramente completo. Rispetto a quello di McGregor, decisamente meno storico, quindi sconsigliato a chi vuole approfondire la parte appunto storica del Fair Isle, ma perfetto per chi ha voglia di realizzare tanti accessori e capi con questa tecnica.
Insomma, non vi viene voglia di imparare il Fair Isle e sbizzarrirvi?
Scommetto di sì, e per questo vi lascio qualche altro nostro articolo sull’argomento (o comunque inerente).
- Fair Isle e i suoi fratelli, parte I di Alice Twain.
- Fair Isle e i suoi fratelli, parte II di Alice Twain.
- “Knitting with two Colors” svela i segreti del Fair Isle, sempre di Alice Twain.
- E per gli amanti del tunisino, una raccolta di progetti ispirata a questa tecnica, Fair Isle Tunisian Crochet, che avevo recensito qui (disponibile anche per Kindle).
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