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Meg Swansen in Italia, un’intervista

Meg Swansen dimostra durante un workshop un capo a più colori
A metà aprile sarà in Italia per due workshop Meg Swansen, la figlia e collaboratrice di Elizabeth Zimmermann. Abbiamo parlato con lei per farci raccontare un po' più approfonditamente cosa succederà nelle lezioni.

A metà aprile sarà in Italia, ospite di The Woolbox, Meg Swansen, la figlia e collaboratrice di Elizabeth Zimmermann. Meg Swansen, oltre a continuare l’attività della madre come designer, titolare dell’azienda di famiglia SchoolHouse Press e insegnante, prosegue nell’approfondire le idee della madre sulla costruzione dei capi e ha sviluppato un linguaggio personale nelle lavorazioni a più colori, nelle quali si è specializzata, e che costituiscono l’ossatura dei suoi libri (Handknitting with Meg Swansen, Meg Swansen’s Knitting: 30 Designs for Hand Knitting e Sweaters from Camp). Abbiamo parlato con lei per farci raccontare un po’ più approfonditamente cosa succederà in questi workshop.

Meg Swansen dimostra durante un workshop un capo a più colori
Meg Swansen dimostra durante un workshop un capo a più colori (Fonte Lion Brand)

Quali saranno i temi dei due workshop?

Quello del 12 aprile è intitolato EPS (Elizabeth’s Percentage System) Updated. A ogni partecipante sarà chiesto di portare un campione di lavoro a maglia su cui esercitarsi. Elaboreremo mentalmente la costruzione di un capo lavorato in tondo senza cuciture seguendo le istruzioni di una dispensa.
Il tema per il 13 aprile è invece Two-Color Knitting. Anche in questo caso, sarà richiesto ai partecipanti di presentarsi con un campione avviato in tondo e un po’ di filato in colore contrastante. Nel corso della giornata, dimostrerò vari metodi per la lavorazione a due colori e anche come “trattenere” i fili flottanti troppo lunghi sul dietro. Esamineremo le lavorazioni Fair Isle e le loro differenze rispetto a quelle scandinave, la maglia armena ecc. Se ci rimarrà tempo parleremo anche della costruzione di capi con spalla a trapezio, per i quali ci sarà una dispensa.

Meg Swansen
Meg Swansen (Fonte Yarn Harlot)

Che cos è l’EPS? Il workshop è indirizzato anche ai principianti che non sanno come usare questo metodo?

EPS sta per “Elizabeth’s Percentage System” (Sistema della Percentuale di Elizabeth, NdT) ed è una guida alla relazione dimensionale delle varie parti del corpo. Per esempio il busto di un maglione nel punto più ampio è il 100%, il polsino della manica sarà pari al 20-25% e così via.
La dispensa è pensata per spiegare questo metodo. Ne discuteremo approfonditamente concentrandoci sui dettagli tecnici. Durante il workshop dimostrerò vari modi per aumentare e diminuire (e le loro versioni speculari), le phoney seams (finte cuciture, NdT), i ferri accorciati e come nasconderli e la chiusura del sottomanica. Se ne avremo tempo, accenneremo ad altri tipi di sprone (tondo, raglan, manica a trapezio incassata ecc.).

Accenni al fatto che l’EPS sia stato aggiornato…

Sì, la dispensa contiene la formula originale di Elizabeth Zimmermann, ma anche una serie di variazioni che producono una vestibilità diversa.

Parliamo del secondo workshop, durante il quale descriverai varie tecniche per lavorare con due colori: Fair-Isle, scandinava, armena; quali sono le differenze fra queste tecniche?

Be’, i motivi Fair Isle sono peculiari nel loro uso del colore, notevolmente differenti dall’approccio tradizionale scandinavo (continuo a battermi contro l’uso del termine “Fair Isle” per descrivere qualsiasi tipo di lavorazione a due colori). La lavorazione armena è completamente diversa dalle altre e permette di lavorare motivi isolati senza usare il metodo dell’intarsio.

Il setup della conferenza con la videocamera
Il setup della conferenza con la videocamera (Fonte: mozfiberfun.blogspot.it)

A livello pratico e dato il numero di persone che in Italia hanno ancora difficoltà con l’inglese, quali misure saranno prese per facilitare il pubblico nel seguire le lezioni?

Ci sarà un’interprete. Inoltre ho richiesto lo stesso tipo di organizzazione che uso nei Knitting Camp: una videocamera sarà montata su un supporto alle mie spalle, puntata sulle mie mani. L’immagine sarà mostrata su degli schermi di grandi dimensioni. In questa maniera potrò dimostrare le tecniche in modo che tutti possano seguirmi. Inoltre, invito tutti a interrompermi per porre domande e sono disponibile a ripetere la stessa tecnica più e più volte fino a quando tutti potranno lavorarla con sicurezza nel campione.

Ringraziamo Meg Swansen per il tempo che ci ha dedicato. I due workshop italiani si terranno sabato 12 e domenica 13 aprile dalle 10 alle 14 presso la sede Universitaria “Città Studi” in corso Giuseppe Pella 10 a Biella. Per chi volesse iscriversi, è possibile farlo tramite il sito di The Woolbox al costo di 80 euro per i singoli workshop di sabato 12 e di domenica 13 e 150 euro per entrambi i workshop. Un’inviata della nostra redazione sarà presente, seguiteci sui social network (Facebook, Twitter) per saperne di più.

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